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Cronaca Palma di Montechiaro

Una delle giovani pianiste più brave al mondo è palmese, Rosita: "Vi racconto la mia storia"

E' stata scelta dalla musica a soli nove anni. Da quel giorno, la 26enne, non ha mai smesso di collezionare successi e riconoscimenti ambiziosi

Sei un attore, imprenditore, uno studente, o anche un "cervello" in fuga?  Abbiamo deciso di dare voce agli agrigentini fuori sede. Le loro esperienze, i loro racconti e le loro storie possono essere da esempio per chi ha voglia di tornare o anche di restare. Dedicheremo uno spazio settimanale, un focus che serva a raccontare le vite ormai lontane dall’ombra della Valle dei Templi. Un microfono aperto a tutti, una volta a settimana. Se un agrigentino fuori sede? Raccontati ad AgrigentoNotizie.

Giovani talenti. Talenti straordinari. Una 24enne che ha girato il mondo, portando con se una passione grande: quella per la musica. Una laura specialistica in pianoforte, conseguita con il massimo dei voti. Non solo. Il suo nome è inserito in diversi lavori, in giro per il mondo, dove musicista palmese firma diverse produzioni. Il nostro volto della settimana si chiama Rosita Piritore, ed è una delle vgiovani pianiste più brave al mondo. 

Ciao Rosita raccontaci la tua storia

"Ciao a tutti sono Rosita Piritore comincio a strimpellare all’età di 9 anni mostrando fin da subito spiccate capacità improvvisative e musicali. Intraprendo all’età di 11 anni lo studio del pianoforte nel suo paese, Palma di Montechiaro. Nel 2019 conseguo la laurea specialistica in pianoforte con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma presentando la tesi Dall’ombra alla luce – Storie di compositrici fra passato e futuro. Musicista poliedrica, svolge un’eterogenea attività concertistica da solista e con molteplici formazioni. Mi affermo in numerosi concorsi pianistici (Diapason, Euterpe, Mediterraneo in musica, Pjeter Gaci Competition) e compositivi (Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Nicholas Green, Il mantello, Archeo Ciak , Concorso di composizione Azione Musicale, 17esimo concorso di composizione città di Barcellona P.G., Concorso Internazionale Il Casale di Riardo, concorso Internazionale di Composizione Maurice Ravel,  Concorso di composizione Città di Albenga, primo concorso di composizione e trascrizione A.Gi.Mus.). Nel 2019 sono stata selezionata come rappresentante italiana per il progetto EOALAB dell’European Opera Academy prendendo parte ad un team di compositori ed artisti per l’ideazione di un’opera che rappresenti “una sfida ai confini dell’opera tradizionale”. Tale progetto mi ha vista impegnata in Olanda, Lituania e Portogallo. Nel 2020 sono stata selezionata fra più di 130 compositrici da tutto il mondo per il LunArt Festival di Madison (Wisconsin), festival americano in cui sarà eseguito il suo lavoro per pianoforte Grovigli. Sono stata selezionata per la residenza artistica Objet-Trouvé – Paesaggi sonori attuali e contemporanei proposta dal centro Musica del Comune di Modena con Jean-Marc Montera, progetto di contaminazione tra musica e arti plastiche e figurative ispirato dall'idea di “objet trouvé” di Marcel Duchamp.Sono stata inviata a prendere parte ad Eparm 2020 presso la Royal Academy of Music di Londra in team per presentare il talk “Collective creation in Music and Linked verse composition” riguardante un lavoro sugli schizzi della decima Sinfonia di Beethoven. Nel 2020 ho vinto l’audizione per far parte dell’orchestra Toscanini Next di Parma, con cui è attualmente sono impegnata in numerose produzioni e tournée. Le mie composizioni sono state eseguite in diverse città italiane ed in America, nonché radiotrasmesse da emittenti come WPRB Radio in New Jersey e WFCF Radio in Florida. Alcuni dei miei lavori inoltre sono editi da Studiomusicalicata Edizioni Musicali ed Erom [Edizioni Romana Musica]".

Ti manca la tua città?

"La mia città, Palma di Montechiaro, rimane per me significativa soprattutto per gli affetti ed i ricordi che ad essa mi legano, nonché per il clima, il mare e le tradizioni culinarie. Ho la fortuna di riuscire a tornare ogni tanto per poter riabbracciare tutto ciò". 
 

In cosa, secondo te, deve migliorare la tua città?

"Tralasciando tutte le spinose questioni infrastrutturali, dovrebbe a mio avviso investire molto di più sulla cultura a trecentosessanta gradi. È un peccato, ad esempio, non poter fruire di un teatro stabile. Noto con dispiacere inoltre che, escludendo poche isolate realtà, molti si ritrovano a subire gli eventi passivamente. Promuovere occasioni di arricchimento culturale - come concerti, mostre, spettacoli - potrebbe forse invogliare a riconsiderare questa dimensione di arrendevolezza. Credo fermamente infatti che fra i “poteri” dell’arte in senso lato vi sia quello di spronare i propri fruitori ad uscire dalla comfort zone".
 

Hai un consiglio per i giovani agrigentini?

"A me piace definire la bellezza come quel qualcosa a cui non si farà mai l’abitudine, dunque un buon consiglio potrebbe essere quello di non dare mai per scontate tutte le preziosità che la nostra terra ci offre ma vederle sempre con rinnovati occhi. Questo esercizio mentale di prospettive, a mio avviso, può essere utile sia in ambito professionale che nel vivere comune".

 

Sogni di tornare?

"Se vi fossero i presupposti perché no, non mi precludo nessuna possibilità. Nella realtà dei fatti credo però che sarei certamente costretta a spostarmi con una certa frequenza… Resta pertanto, ad oggi, un’utopia". 

 

Qual è il tuo più grande sogno professionale?

"Non credo di averne uno in particolare. Ambisco, nel mio piccolo, a veicolare quanti più contenuti significativi possibili attraverso la mia musica suonata e/o scritta e spero che ciò possa accadere anche fra cento, duecento, trecento anni". 

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