Buono socio sanitario, visite di conferma in ritardo: monta la protesta
Sono pronti a scendere in piazza e chiedono l'intervento dell'assessore per i Servizi sociali i familiari dei circa cento aventi diritto al contributo erogato per sostenere spese mediche, i presidi sanitari e quanto occorre ai loro cari
"Ogni anno è la stessa storia, o si tarda con l'erogazione, o subiamo temi biblici per le visite che consentiranno agli aventi diritto di ricevere i buoni socio sanitari". Lo afferma Giuseppe Zerillo, uno dei portavoce dei disabili agrigentini, circa cento, che si dicono pronti ad entrare in protesta se la situazione non accennerà a sbloccarsi.
"Abbiamo dovuto intraprendere diverse azioni e minacciare di adire le vie legali per ottenere il buono dell'anno in corso. Probabilmente dovremo ripercorrere la stessa strada anche per ottenere che i nostri cari vengano visitati dall'equipe che deve confermare il diritto al contributo assegnato", riferisce Zerillo, affermando di aver avuto notizie deludenti dagli uffici preposti a gestire le pratiche del Distretto sanitario competente.
"Non è possibile che ogni anno proprio il comune capofila del distretto socio sanitario non riesca a darci degne risposte o quanto ci spetta per affrontare situazioni di grave disagio, mentre negli altri comuni bene o male si erogano il buono e i voucher e si effettuano per tempo le visite. Adesso ci è stato detto che forse se ne parlerà a gennaio, perchè non tutti i documenti sono arrivati, mentre dovremo contestualmente presentare l'istanza per il 2017 all'inizio dell'anno. E non è difficile immaginare quanto ritardo subiranno queste altre pratiche", ha aggiunto l'agrigentino.
La situazione negli ultimi anni non accenna a migliorare, anzi. "Molti di noi stanno in nuclei familiari monoreddito, con grandi difficoltà si affrontano le spese per le cure, i presidi sanitari e quanto occorre per i nostri congiunti ammalati. E ogni anno il bonus arriva sempre più tardi e diminuisce l'importo - ha detto ancora Zerillo -. L'assessore competente intervenga, noi siamo pronti a intraprendere la protesta".