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Tribunale / Licata

Rissa scoppiata per un tentativo di rapina, rimessi in libertà gli indagati

Il tafferuglio è divampato dopo che il marocchino diciottenne ha tentato un colpo in danno dei giovani bengalesi

Nessuna misura cautelare è stata applicata ai quattro giovani del Bangladesh che erano stati arrestati, dalla polizia, per rissa aggravvata a Licata. Il giudice del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, accogliendo la tesi della difesa, ossia dell'avvocato Gaspare Lombardo, ha rimesso in libertà gli indagati ed ha rinviato l'udienza al 27 settembre. Adesso, scatta il controllo per stabilire se tutti gli indagati abbiano o meno il titolo per rimanere in territorio italiano, in caso contrario verrà avviata la fase amministrativa per il nulla osta all'espulsione. Il pm, Gloria Andreoli, aveva chiesto invece il divieto di dimora a Licata e, appunto, l'espulsione qualora non siano, appunto, in possesso del permesso di soggiorno.

Maxi rissa con coltelli nel centro storico, cinque arresti

La rissa sarebbe scoppiata perché il marocchino diciottenne, anch'esso arrestato, ha tentato di rapinare i tre bengalesi - hanno 25, 31 e 38 anni. che hanno reagito e s'è, dunque, innescato il tafferuglio. Uno dei partecipanti alla zuffa, secondo la ricostruzione dell'episodio fatta dalla Questura, avrebbe tentato di disfarsi di un coltello: un altro è stato occultato in un vaso di fiori e ritrovato poco dopo. I cinque extracomunitari, a causa delle numerose ferite riportate alle braccia e alle gambe durante la rissa, sono stati medicati dagli operatori del 118 prima dell'arresto.

I cinque immigrati erano stati arrestati, appunto, dai poliziotti del commissariato di Licata che è coordinato dal vice questore Cesare Castelli. 

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