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Sabato, 20 Aprile 2024
Movida violenta / Licata

Rissa all'interno di un bar, questore firma divieto di avvicinamento per tre giovani

Per due anni, i ragazzi - fra cui un minorenne - non potranno più avvicinarsi a quel locale dove sono stati protagonisti del tafferuglio. Ben 18 quelli siglati da inizio anno

Non potranno più avvicinarsi al locale - un bar di Licata - dove nella notte di venerdì 8 luglio sono stati protagonisti di una rissa e dove sono rimasti feriti. Dopo la denuncia alla Procura, per rissa aggravata, il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, ha firmato, a carico dei tre giovani licatesi, fra cui un minorenne, il Dacur: il divieto di avvicinamento all'esercizio pubblico. Ad intervenire durante quel tafferuglio furono i poliziotti del commissariato cittadino che è coordinato dal vice questore Cesare Castelli. Un commissariato molto attivo per tenere sotto controllo la movida: negli ultimi tempi, gli agenti hanno effettuato infatti ben 20 controlli ad esercizi di somministrazione e trattenimento, elevando a quattro locali sei sanzioni da euro 1.232 ciascuno. Ma hanno anche inoltrato due notizie di reato all’autorità giudiziaria nei confronti di altrettanti gestori che avevano avviato attività danzanti senza la licenza.

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Con l’applicazione dei Dacur, ai tre ragazzi è stata inibita, per la durata di anni 2, la frequentazione del bar dove è avvenuta la rissa nonché dei luoghi nelle vicinanze. In caso di violazione è prevista una multa da 8.000 euro ad un massimo di 20.000 e la reclusione da sei mesi a un anno.

Il provvedimento interdittivo è detto anche Daspo “Willy” dal nome del povero Willy Monteiro Duarte che fu barbaramente ucciso per sedare una lite davanti una discoteca a Colleferro. La Questura di Agrigento, già da tempo, sta ponendo particolare attenzione alla movida applicando, tramite la divisione Anticrimine, la misura di prevenzione prevista per la tipologia di violenza verificatasi. La misura di prevenzione può consistere in un Daspo, cioè il divieto di avvicinamento ai luoghi in cui avvengono le competizioni sportive di tipo agonistico su tutto il territorio nazionale, o in un Dacur, appunto il divieto di avvicinamento nell’esercizio pubblico o nel luogo di trattenimento che ha visto la persona destinataria coinvolta nel fatto di violenza, o addirittura nei luoghi di aggregazione di tutta la provincia qualora la persona fosse stata arrestata o sia stata condannata, anche in via non definitiva. Il questore può anche irrogare un avviso orale, misura di prevenzione prodromica all’irrogazione della ben più grave sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nel caso di recidiva.

Da inizio anno ad oggi sono stati comminati, hanno reso noto dalla Questura, tra Daspo e Dacur ben 18 divieti.

L’attività di contrasto del Questura, tramite misure di prevenzione più consuete: fogli di via obbligatori, avvisi orali e sorveglianze speciali di pubblica sicurezza, con o senza obbligo di soggiorno, su proposta della divisione Anticrimine, ha riguardato e riguarda ovviamente tutte le tipologie di reato. Da inizio anno ad oggi sono stati irrogati 95 avvisi orali, 34 rimpatri con foglio di via obbligatorio e 13 sorveglianze speciali. 

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