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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il ricorso

"Costretto ad operarsi ad una spalla dopo manovra errata, riporta danni permanenti": chiesti oltre 50mila euro

A presentare ricorso per ottenere il risarcimento erano stati prima i genitori di un minore e poi, con un'ulteriore somma, lo stesso infortunato

Si è sottoposto ad un intervento alla spalla dopo una caduta accidentale, ma avrebbe riportato danni permanenti e la riduzione della funzionalità della stessa: nuova causa di risarcimento contro l'Azienda sanitaria provinciale.

La vicenda risale al 2019 quando il giovane, all'epoca minorenne, si era rivolto ad un reparto di ortopedia della provincia che trattò "la frattura scomposta alla clavicola della spalla desta riportata in modo conservativo, determinando una evidente deformità della stessa con associata limitazione funzionale della spalla rendendo necessario un successivo intervento chirurgico".

I genitori si sono quindi rivolti al tribunale di Sciacca, per chiedere "di accertare le imperite, negligenti e comunque colpose condotte poste in essere dai sanitari dell'Asp e dichiarare il nesso di causalità tra l'evento ed il danno subito e procedere alla quantificazione dei danni già predeterminati in 39.821 euro".

Ma non è finita qui, perché qualche anno dopo, quando il ragazzo è divento maggiorenne, ha presentato un successivo ricorso per ottenere lui stesso un risarcimento da circa 8mila euro per i danni subiti. 

L'Asp, ovviamente, si è costituita in giudizio in entrambi i casi ritenendo che l'operato dei propri medici sia stato corretto.

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