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Cronaca

"Malpractice sanitaria", chiesto un risarcimento milionario: l’Asp presenta ricorso in Cassazione

La famiglia ha chiesto oltre novecentomila euro dopo il decesso di un loro congiunto, l'Azienda ha già perso in due gradi di giudizio

Si è rivolto alle cure dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca, dove è stato ricoverato in Chirurgia, poi trasferito in Urologia, con la diagnosi di colica renouretale destra. Le sue condizioni cliniche si sono aggravate fino a causarne il decesso per shock ipovolemico.

Gli eredi dell’uomo hanno quindi chiesto all’Asp un risarcimento di 901mila 800 euro: richiesta accolta nel luglio del 2015 dal tribunale di Sciacca e poi confermata in Appello.

Così oggi l'Asp ha presentato ricorso in Cassazione, anche se nel frattempo, gli eredi hanno intimato il pagamento di 991.759,60 euro (inclusi interessi e spese) e hanno avviato l’azione esecutiva ponendo il vincolo fino alla concorrenza di 1.487.639,40 euro citando l’Azienda e la banca che detiene i conti dellEnte a comparire innanzi al giudice dell’Esecuzione del tribunale di Agrigento. Diversi passaggi legali dopo, l’Asp intende procedere alla proposizione del reclamo all’ordinanza di assegnazione resa dal giudice dell’Esecuzione del tribunale di Agrigento.

Non si tratta, comunque, dell'unica causa in cui l'Azienda si trova a dover rispondere per presunti casi di malasanità: ammonta infatti a 170.828,44 euro la domanda risarcitoria presentata da una donna che il 24 luglio 2008, a causa di una caduta accidentale, è stata ricoverata all’ospedale di Licata con diagnosi “esiti di frattura del collo chirurgico dell’omero” e sottoposta, in Ortopedia, a diversi trattamenti che, ha poi denunciato lei, non solo non sono stati risolutori, ma sono stati causa dei successivi accertamenti in altre strutture sanitarie.

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