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Cronaca

Agrigentino morì sulla A18, a processo tre dirigenti del "Cas"

L'ingegnere Giuseppe Rizzo Pinna morì sul colpo, mentre la moglie restò gravemente ferita. A processo, con l'accusa di omicidio colposo, andranno il dirigente dell'area tecnica, il responsabile di zona e il dirigente dei servizi di gestione del Cas

Il gup del Tribunale di Messina, Maria Teresa Arena, ha disposto il rinvio a giudizio per tre dirigenti del Cas, il Consorzio autostrade siciliane, per stabilire eventuali responsabilità in seguito alla morte dell'ingegnere agrigentino Giuseppe Rizzo Pinna.

L'uomo è morto il 2 gennaio del 2014 all'età di 69 anni in seguito ad un incidente stradale avvenuto lungo l'autostrada A18 Catania-Messina, a circa 8 chilometri dal casello "Tremestieri", mentre era alla guida della sua Suzuki Splash. Rizzo Pinna morì sul colpo, mentre la moglie restò gravemente ferita

A processo, con l'accusa di omicidio colposo, andranno il barcellonese Gaspare Sceusa, dirigente dell'area tecnica del Consorzio Autostrade, il responsabile di zona Francesco Spitaleri di Roccella Valdemone e il messinese Lelio Frisone, dirigente dei servizi di gestione. La prima udienza sarà il 4 novembre 2016.

La lente d'ingrandimento verrà puntata anche sulle condizioni di sicurezza dell'autostrada Catania-Messina. Secondo i consulenti della Procura di Messina, infatti, la morte del professionista si sarebbe potuta evitare se la corsia fosse stata dotata dei new jersey, ossia le barriere protettive di ultima generazione, più sicure dei tradizionali guard rail. La moglie e i figli dell'ingegnere si costituiranno parte civile. La prima udienza sarà 

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