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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti abbandonati per strada, polizia municipale a "caccia" degli incivili

Il comandante: "Verranno elevate sanzioni da 600 euro e verrà formalizzata anche una denuncia penale alla Procura"

Il terzo step della raccolta differenziata - per le abitazioni della fascia costiera e del rione commerciale - è pronto a partire. I sacchetti della spazzatura abbandonati - soprattutto fra Villaseta e Monserrato, nella zona industriale o in contrada Borsellino - continuano, però, a fare bella mostra di se. Ne è consapevole anche la polizia municipale di Agrigento che, con il comandante Gaetano Di Giovanni, ha deciso d'avviare una raffica di controlli mirati. E dopo queste verifiche, gli incivili, difficilmente, riusciranno a farla franca.

Comandante, come saranno effettuati questi nuovi controlli? E soprattutto serviranno veramente a tamponare l'emergenza rifiuti abbandonati per strada?

"Abbiamo chiesto aiuto all'Iseda. Gli operatori ecologici, per motivi di igiene, sono gli unici abilitati ad aprire e a controllare i sacchetti della spazzatura. La polizia municipale, naturalmente, una volta identificato il proprietario di quel sacchetto non soltanto eleverà una sanzione da 600 euro, ma procederà a formalizzare anche una denuncia penale alla Procura per abbandono di rifiuti".

Ma come verranno effettuate queste verifiche?

"Dal sacchetto di rifiuti abbandonato per strada si cercherà d'arrivare al proprietario della spazzatura. E lo si potrà fare trovando delle bollette, degli scontrini di farmacia che contengono il codice fiscale, delle ricevute o ricette mediche. Insomma quanto consenta l'effettiva identificazione dei proprietari di quei rifiuti abbandonati illegalmente".

Ma sarà un lavoro immane. Ci sono posti, come la zona Asi o contrada Borsellino, dove i sacchetti vengono abbandonati quotidianamente ...

"Saranno controlli a campione, fatti non sempre negli stessi posti".

E i controlli incrociati? Per coloro che non hanno ritirato i cestelli per la raccolta differenziata ...

"Servirà tempo per effettuarli. Abbiamo bisogno infatti dell'effettiva mappatura dei cesti che hanno un codice a barre. Si tratta in questo caso di un procedimento a cascata perché serve lavorare assieme all'ufficio Tributi e all'ufficio Ecologia. Questi controlli incrociati funzionano in questo modo: le ditte ritirano i rifiuti differenziati e leggono il codice a barre del cestello. Lettura che va comunicata all'ufficio Ecologia. Chi risulta iscritto all'ufficio Tributi e poi non rientra fra le letture effettuate è certo che non sta facendo la differenziata".

A quanto pare a Monserrato sono stati rubati dei cestelli per la raccolta differenziata ...

"Abbiamo una sola denuncia in merito e comunque i cestelli rubati sono inutilizzabili. Hanno appunto un chip che corrisponde ad un utente. Non potranno essere meno che mai rivenduti, né utilizzati per la raccolta dei rifiuti. Potranno essere magari usati per altri scopi: per portarli in campagna".

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