
Coronavirus e rientri in Sicilia, Razza chiarisce: "Non possiamo far tornare tutti"
L'assessore regionale alla Salute chiarisce: "Esistono ancora oggi regioni con contagi di molte migliaia di persone, quindi serve gradualità e prudenza"
A tenere banco, nella famigerata fase 2 del Covid 19, è la vicenda dei fuori sede. A fare chiarezza è l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
"L’ingresso in Sicilia è normato da un decreto del ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro della Salute, che disciplina le modalità con cui si rientra nel territorio siciliano. Si tratta di un provvedimento, giudicato da tutti essenziale nella fase della diffusione del contagio, che ha raccolto la richiesta di limitare l’accesso all’Isola che il presidente Musumeci avanzava già dalla fine del mese di febbraio. Il tema del ricongiungimento familiare per stato di necessità – prosegue l’esponente del governo regionale – è già previsto in quel provvedimento e non necessita di alcuna autorizzazione nuova. Tuttavia, nelle prossime ore, valuteremo provvedimenti finalizzati a favorire il rientro dei fuorisede, che già oggi possono fare accesso nell’Isola, per come previsto dalla disciplina del ricongiungimento familiare”.
“Dovremmo evitare su questi temi polemiche speciose – conclude Razza - . E’ facile dire facciamo entrare tutti, ma esistono ancora oggi regioni con contagi di molte migliaia di persone, quindi serve gradualità e prudenza”.
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