"Abbiamo uno stazionamento medio in pronto soccorso del paziente tra 48/72 ore al massimo. Non abbiamo aperto l’astanteria poiché nella attuale sede non c’è spazio. Ma è attiva una Obi (Osservazione pre-intensiva) che è un prolungamento della Medicina, dove il paziente è assistito, curato, monitorato, in attesa del ricovero in reparto. La paziente, nella fattispecie, non è stata ricoverata in reparto poiché lo stesso è interessato da una bolla di contaminazione da Covid-19. Tra l’altro, la paziente accusa patologie importanti e non può essere sottoposta al rischio di contaminazione. Noi non ci basiamo sull’ordine di arrivo dei pazienti, ma sulla gravità della patologia, specie in una persona anziana. Non ho potuto trasferire la paziente al reparto di medicina proprio per il bene della stessa e per tutelarla". Sono queste le dichiarazioni del direttore del reparto, Ignazio Galizia, in merito alla paziente ricoverata da più giorni al pronto soccorso dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca. Parole che, di fatto, fanno chiarezza su quello che sta accadendo. 

Da 13 giorni al pronto soccorso, Pace: "Ordinaria follia, riconvertire reparti Covid"

A sollevare il caso è stato il deputato di Nuova Dc Carmelo Pace. “Nonostante le difficoltà logistiche dovute ad una collocazione del pronto soccorso provvisoria in attesa del completamento dei lavori di riqualificazione della precedente ubicazione, è necessario - ha premesso Galizia - fare chiarezza sulla vicenda sollevata dall'onorevole Carmelo Pace”.

"Abbiamo, dunque, scelto di tutelare la paziente nella zona Obi del pronto soccorso dove vengono osservate misure di protezione adeguate. La paziente - ha concluso il direttore del reparto - è costantemente assistita dal punto delle terapie, del monitoraggio, dell’assistenza igienica”.