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Trentuno anni senza il “mastino”: le autorità ricordano il sacrificio del maresciallo Giuliano Guazzelli

Sul luogo del delitto la tradizionale deposizione di una corona di alloro alla presenza anche dei familiari del sottoufficiale assassinato dalla mafia

Trentuno anni dopo l'omicidio del maresciallo maggiore Giuliano Guazzelli, le autorità si sono ritrovati sul luogo del delitto per ricordare il sottoufficiale dell'Arma che la mafia temeva al punto da decretarne la morte. Presenti anche la vedova, la signora Maria Montalbano, con al petto la medaglia d'oro al valor civile conferita alla memoria del marito, e la figlia Teresa. Una cerimonia sobria che ricorda un servitore dello Stato che ha pagato con il sacrificio della propria vita, per il lavoro svolto al servizio della collettività per lottare contro il cancro della mafia che, pochi mesi fa, con l'arresto del boss Matteo Messina Denaro, vive probabilmente un periodo di destabilizzazione per la scelta del suo successore alla guida di Cosa Nostra.

Trenta anni dopo l'agguato, Agrigento si ferma e ricorda il suo "mastino": c'è anche il comandante generale dell'Arma Teo Luzi

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