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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Ricattò coppia per fare ritirare ricorso", condannato funzionario ex Provincia

Il giudice gli ha inflitto otto mesi di reclusione e la sospensione dai pubblici uffici per la stessa durata

Otto mesi di reclusione ma - secondo il gup Stefano Zammuto - non fu tentata concussione ma "tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità". Questo il verdetto del processo a carico dell'ingegnere Filippo Napoli, 57 anni, responsabile del settore Infrastrutture del Libero Consorzio. Per lo stesso periodo - la pena è stata, comunque sospesa - è stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici.

Il professionista, difeso dagli avvocati Antonino e Vincenza Gaziano, era imputato di tentata concussione perchè avrebbe minacciato una coppia di coniugi di Licata di attivare le procedure di revoca dei passi carrabili se non avessero ritirato un'istanza di annullamento di un'asta pubblica.

Lo stesso pm Sara Varazi, pur proponendo una condanna leggermente superiore, ovvero a un anno di reclusione, aveva chiesto che l'accusa venisse riqualificata in quella meno grave.

La vicenda risale al 7 ottobre del 2014. Napoli avrebbe tentato di imporre il ritiro di un'istanza di annullamento, relativa alla vendita di un relitto stradale, che era stato aggiudicato ad altri privati e la coppia rivendicava. Il funzionario, per convincerli a non dare seguito al contenzioso, avrebbe prospettato di revocare loro le autorizzazioni per la collocazione di alcuni passi carrabili. L’inchiesta è partita dopo le denunce dei coniugi che si sono rivolti alla Procura per segnalare le pressioni indebite.

Le presunte vittime si sono costituite pure parte civile dando incarico all’avvocato Vincenzo La Cara di tutelare i propri interessi.
 

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