Minaccia di morte la moglie e la picchia con calci e pugni: denunciato 27enne
Aggressioni verbali e violenze fisiche sarebbero andati avanti dall’agosto del 2018, la donna - dopo l'ultimo episodio - non ce l'ha fatta più a sopportare ed ha raccontato tutto ai carabinieri
I maltrattamenti, con aggressioni verbali e violenze fisiche, sarebbero andati avanti dall’agosto del 2018. Divenendo sempre più frequenti quando il disoccupato ventisettenne si ubriacava. Nei giorni scorsi, in tarda mattinata, l’ultimo – in ordine di tempo – episodio: il ventisettenne ha minacciato di morte la moglie, tirandole addosso tutti gli oggetti che gli capitavano sotto mano. Poi s’è fisicamente scagliato contro la donna, una venticinquenne, picchiandola con calci e pugni, fino a farla cadere violentemente sul pavimento. Ed è stato in quel momento che la donna ha maturato concretamente una riflessione già fatta tante altre volte: ha denunciato tutto ai carabinieri della tenenza cittadina. E ai militari dell’Arma ha, appunto, raccontato che quell’inferno lo viveva dall’agosto del 2018, specie quando lui – il suo consorte – alzava il gomito.
I carabinieri hanno subito attivato l’iter del codice rosso, allontanando la donna dalla casa familiare e mettendola, di fatto, in piena sicurezza, al riparo di ogni tipo di rischio. A carico del disoccupato ventisettenne è stata invece formalizzata una denuncia, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Sciacca. Adesso, il marito violento dovrà rispondere dell’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia.
Sono sempre di più, anche se ancora non sono tutte, purtroppo, le donne che riescono a trovare il coraggio e a denunciare, a carabinieri e polizia, mariti o conviventi violenti: uomini che le tengono prigioniere psicologicamente e fisicamente. Quando l’iter del “codice rosso” viene accettato, la donna-vittima viene, naturalmente, subito allontanata dall’uomo e dalla residenza dove, di fatto, quotidianamente rischia la vita.