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Cronaca Bivona

Revocata protezione a Ignazio Cutrò: "La mia famiglia è distrutta"

Il testimone di giustizia commenta la decisione del provvedimento da parte della commissione centrale del ministero degli Interni: "Lo Stato non ha fatto per intero la sua parte, con buona pace dell'antimafia"

"Ribadisco tutto il mio grave rammarico per la decisione con la quale la commissione centrale, presieduta dal viceministro Filippo Bubbico, ha revocato il programma di protezione". Lo scrive in una nota il testimone di giustizia Ignazio Cutrò, commentando la decisione del provvedimento da parte del ministero degli Interni. Secondo la commissione sono venute meno le esigenze che avevano determinato le misure di protezione nei confronti di Cutrò e della sua famiglia.

"Non ho mai detto che mi è stata revocata la scorta, - aggiunge Cutrò - ma forse c'è chi intende confondere i cittadini italiani rassicurandoli su fatto che questa notizia è destituita di fondamento. Insomma siamo stati rassicurati che si tratta di una notizia non notizia. Io penso che in questo Paese abbiamo visto barbaramente assassinati i nostri figli migliori ed io e la mia famiglia non vogliamo fare la stessa fine".

"La commissione centrale - prosegue il testimone di giustizia - mi ha revocato il programma di protezione, si rifiuta di consegnarmi le due perizie dello stesso ministero degli Interni nella quale si evince che la mia azienda è fallita perché lo Stato non ha fatto per intero la sua parte e mi si dice che possiamo fare sonni tranquilli perché lo Stato non mi abbandonato. E mentre gli italiani sonnecchiano dopo aver sentito questa balla, nella mia abitazione si consuma un dramma familiare che ci sta distruggendo. Con buona pace dell'antimafia istituzionale e civile".

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