Servizio idrico verso la ripubblicizzazione, si lavora al nuovo piano d'ambito
L'Ati ha firmato una convenzione con il Ministero dell'Ambiente per revisionare lo strumento che consentirà di ripensare la gestione dell'acqua in provincia
Ati di Agrigento, si lavora - finalmente - al piano d'ambito. L'ex Ato, infatti, in carenza di personale, ha firmato una convenzione tra l’ambito e il Ministero dell’Ambiente, il quale fornirà il supporto tecnico specialistico “funzionale all’aggiornamento del piano d’ambito” anche se non gratis dato che serviranno oltre 170mila euro.
C'è il via libera dell'Ati: otto comuni potranno continuare a gestire le risorse idriche
La revisione del piano d'ambito consentirà di rideterminare il profilo della gestione del servizio idrico integrato in provincia, e, per la prima volta, dovrebbe tener conto anche delle risorse idriche destinate all'Ambito dai comuni che hanno nel frattempo ottenuto la gestione diretta della risorsa idrica.
Revisione del piano d'ambito, si è dimesso il commissario ad acta
Questo in attesa che i Consigli comunali possano analizzare e approvare il nuovo statuto della società consortile pubblica che dovrebbe prendere in mano la gestione del servizio sostituendo Girgenti Acque. Un cammino che appare ancora oggi abbastanza complesso non solo per il tempo comunque necessario per completare il tutto, ma anche per i "malpancisti" che sono adesso sorti dopo l'esclusione di otto comuni su 16 proprio tra quelli a cui è concessa la gestione diretta.