Disabili psichici e mancata compartecipazione alle rette di ricovero, dopo le sentenze di condanna l'Asp ricorre in appello
L'azienda sanitaria provinciale deve, per effetto del pronunciamento del tribunale, corrispondere 887.332 euro al Comune di Porto Empedocle e 248.611 euro al Municipio di Santa Elisabetta
Ben 887.332 euro al Comune di Porto Empedocle e 248.611 euro al Municipio di Santa Elisabetta. Ad essere condannata al pagamento di queste somme è stata - con sentenze del tribunale di Agrigento - l'Asp. Entrambi gli enti, battendo cassa, avevano, infatti, citato l'azienda sanitaria provinciale dinanzi al giudice per ottenere il rimborso del 50% della spesa sostenuta per il ricovero dei cittadini affetti da disabilità psichica.
"Non ha contribuito alle spese di assistenza dei disabili": Asp condannata a pagare oltre un milione di euro al Comune
Santa Elisabetta, per 12 concittadini sistemati in idonee comunità alloggio, chiedeva, per gli anni 2010-2017, la condanna a 310.764 euro. Porto Empedocle, sempre per il ricovero di cittadini affetti da disabilità psichica, per gli anni 2009-2017, chiedeva invece complessivi 1.611.649 euro, di cui 1.109.153 euro per rimborso di somme già versate agli istituti. Le istanze dei due Comuni erano volte ad ottenere la quota di compartecipazione del 50%.
Disabili psichici, nuova "mazzata" per l'Asp: dovrà risarcire oltre 240mila euro
Il tribunale ha condannato - e non è la prima volta che accade per i Comuni della provincia - l'Asp a corrispondere la quota di compartecipazione alle rette di ricovero per i disabili psichici pari al 40% del totale della spesa sostenuta dai due enti. L'azienda sanitaria provinciale di Agrigento dovrà dunque, per effetto della sentenza, liquidare 887.332 euro al Comune di Porto Empedocle. E 248.611 a quello di Santa Elisabetta. Si tratta, in ordine di tempo, delle ultime condanne per l'Asp che ha avuto pronunciamenti analoghi anche per Cammarata, Favara, Campobello di Licata ed altri Comuni agrigentini.
L'Asp ha però già deciso di proporre appello per ottenere l'integrale riforma delle due sentenza di primo grado ed evitare il pagamento di somme non ritenute dovute. Verrà chiesta anche la sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza del tribunale di Agrigento. Per ricorrere in appello, per entrambi i casi, l'azienda sanitaria provinciale ha già dato mandato ad un legale esterno: l'avvocato Antonino Longo di Catania che è iscritto negli elenchi dei professionisti di fiducia.