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Giovedì, 28 Marzo 2024
La polemica

Rete idrica, Codacons: "Tempi di intervento non coincidono con quelli del bando"

L'associazione dei consumatori punta il dito contro il progetto, evidenziandone alcune criticità

"Appalto sulla nuova rete idrica di Agrigento: I tempi di realizzazione pari a dieci mesi indicati sul progetto sono veritieri o no? E cosa succede se non verranno rispettati? Siamo certi che non siano stati inseriti in progetto lavori già eseguiti dal precedente gestore? Siamo certi che dopo i lavori avremo una distribuzione idrica continua?".

Sono questi gli interrogativi che, in una nota, vengono posti dal Codacons di Agrigento dopo la pubblicazione da parte di Agrigentonotizie.it di un'analisi dell'attuale progetto per la nuova rete idrica cittadina. 

"Gli elaborati tecnici ed economici posti a base di gara - dice il vicepresidente e coordinatore regionale del dipartimento Trasparenza enti locali Giuseppe Di Rosa - prevedono un tempo di realizzazione delle opere di 300 giorni naturali e consecutivi, cioè 10 mesi. Per un progetto del genere, cioè per lavori da 40 milioni di euro, eseguiti in un piccolo centro urbano che interesseranno l’intera rete viaria, ci pare francamente una tempistica irragionevolmente breve. E a questo punto ci chiediamo se tale previsione sia o meno connessa con la tempistica ultima del finanziamento, che prevede una fine lavori ravvicinata nel tempo. Sarebbe un fatto ingannevole, sul quale attendiamo precise risposte. Anche perché i cittadini più avveduti cominciano a chiedersi, sin d’ora, cosa succederà nel caso in cui la tempistica non venisse rispettata. E ce lo chiediamo anche noi".

E rispetto alle questioni connesse ai tratti di rete già rifattii Di Rosa si chiede: "nasceranno contenziosi con l’impresa esecutrice? Non si potevano scorporare le porzioni di rete già rifatte? Pagheremo tali opere due volte? Ci riferiamo, ad esempio, a tutta la zona della Bibbirria, a Terravecchia, e a tante altre zone della città, dove negli anni si era proceduto a rifacimenti integrali della rete. Anche su questo attendiamo precise risposte, certi che nel 2023 non ci si possa più permettere di pagare due volte per uno stesso lavoro, soprattutto se a pagare è un ente pubblico come AIica o il Comune di Agrigento, di cui sono 'azionisti' tutti i cittadini ai quali intendiamo dare voce".

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