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Valle dei templi, Parello sui disagi della scolaresca palermitana: «Ecco com'è andata davvero»

La scolaresca, racconta il direttore dell'Ente parco «è stata condotta, sicuramente non da nostro personale al cosiddetto Posto di Ristoro, struttura estranea al Parco e al di fuori dell'area di visita», dove si è verificato il problema denunciato

L'Ente Parco ha voluto puntualizzare la propria posizione in merito alla segnalazione di una scolaresca palermitana che rappresentava alcuni disagi incontrati nell'ambito di una visita di istruzione nella Valle dei templi.

«Premesso che ci sembra doveroso esprimere la nostra solidarietà al personale docente e soprattutto ai bambini, cui il Parco sta dedicando grande attenzione, vittime di una serie di disagi cui il Parco risulta non solo del tutto estraneo quanto anch’esso leso nella propria immagine», scrive il direttore dell'Ente, Giuseppe Parello.

Dalle relazioni del personale di custodia presente all’accaduto secondo Parello risulterebbe che «la scolaresca nella mattinata del 23 aprile ha avuto modo di visitare senza alcun problema il Parco della Valle dei Templi, all’interno del quale, tra l’altro, a beneficio dei piccoli visitatori si svolgeva una sessione del concorso musicale nazionale "Euterpe", successivamente si è spostata per una visita al Museo archeologico, quindi è stata condotta, sicuramente non da nostro personale al cosiddetto Posto di Ristoro, struttura estranea al Parco e al di fuori dell’area di visita.
A quel punto i responsabili della scolaresca, avendo manifestato l’esigenza dei bambini di servirsi dei servizi igienici, considerato che i bambini si trovavano all’esterno, sono stati invitati dal personale di custodia, in servizio al varco del Tempio di Ercole (attivo per situazioni di emergenza e sicurezza) a rientrare nell’area di visita, dotata naturalmente di tali servizi in numero adeguato ed in piena efficienza, dall’accesso regolare più prossimo
» dice ancora il direttore.

«A tale invito - riferisce Parello - veniva inspiegabilmente opposto netto rifiuto, forse perché mal consigliati da qualche guida improvvida o in vena di imprese, qualcuno ha invitato addirittura i bambini a scavalcare un muro, insistendo per l’apertura di un cancello non presidiato. Nonostante la palese forzatura, al fine di evitare ulteriori disagi ai bambini, è stata immediatamente disposta l’apertura di un cancello di servizio dal quale la scolaresca ha avuto modo di rientrare nell’area di visita e fruire dei bagni».

Il direttore Parello, nell’affermare i principi di ospitalità, «soprattutto verso le giovani generazioni che il Parco sta manifestando con innumerevoli iniziative a loro rivolte (dall’archeologa sperimentale, ai laboratori didattici, dallo scavo simulato agli eventi musicali dedicati)» ha sottolineato «la correttezza e la disponibilità dimostrata anche in questo, tuttavia spiacevole, accadimento, dovuto evidentemente ad informazioni equivoche fornite ai responsabili del gruppo di alunni; d’altra parte le forze dell’ordine presenti non hanno avuto nulla da rilevare nel comportamento del personale del Parco ed hanno potuto assistere all’accesso dei bambini all’area di visita dal cancello di servizio. Questo Parco infine nell’associarsi nella censura di comportamenti lesivi dell’immagine turistica della Sicilia coglie l’occasione per invitare la scuola in indirizzo a partecipare alle iniziative sopra indicate contattando direttamente l’Ufficio».

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