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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Leone

Casi Covid quasi raddoppiati in due settimane, divieto assembramento e scuole chiuse

Nuova ordinanza del sindaco: i vigili controlleranno il lungomare, le piazze Giglia e Caratozzolo e la via Atenea. Stop alle lezioni anche per materne e asili nido. Valutazioni in corso per i mercati. Miccichè: "Dobbiamo garantire la salute di tutti anche con scelte impopolari"

Sono 102, ad oggi, gli agrigentini positivi al tampone. Un triste record per il capoluogo, particolarmente preoccupante considerando che il 24 dicembre erano 58.

Per questo il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha emesso due ordinanze, firmate questa mattina, con le quali chiude le scuole materne e gli asili nido e vieta gli assembramenti sul lungomare di San Leone, nelle piazze Caratozzolo e Giglia e in via Atenea.

"Alla polizia municipale - spiegano da Palazzo dei Giganti con una nota con riferimento al divieto di assembramenti - viene ordinato di intensificare i controlli e intervenire nel caso in cui si dovessero ravvisare situazioni contrarie a quanto disposto dall’ordinanza o comunque a rischio per la salute pubblica".

Poco dopo è arrivata anche la decisione di chiudere scuole materne e asili nido almeno, fino a sabato 16 gennaio. "Si ritiene - viene precisato con una nota - che non avrebbe senso lasciarle aperte mentre si chiudono le elementari, medie e le superiori. Per questo, per aumentare la sicurezza, si è deciso con una nuova ordinanza, di chiudere anche loro".

Un momento di “osservazione” viene invece riservato ai mercatini rionali, nel senso "che se si potrà regimentarli e mantenere la situazione sotto controllo, allora verranno mantenuti. Altrimenti - si legge sempre nella nota del Comune - verranno chiusi. In tal senso è stata data disposizione alla polizia municipale, magari con l’aiuto di associazioni di volontariato, di controllare e regimentare l’accesso nelle aree del mercato. Se non si verificheranno assembramenti o situazioni di rischio contagi, si proseguirà. Altrimenti andranno sospesi anche loro".

“La situazione peggiora - ha detto il sindaco Miccichè – e pur capendo le esigenze dei genitori che lavorano o degli ambulanti, dobbiamo garantire il bene supremo, ovvero la vita e la salute delle persone. Anche a rischio di risultare impopolari”.

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