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Cronaca Ravanusa

La strage di Ravanusa, il legale di alcuni familiari delle vittime: "Dovranno pagare il conto dei funerali"

L'avvocato Salvatore Loggia: "Si pensava che le istituzioni facessero la loro parte, invece non è stato così. Il prezzo non è stato mai trattato". Il sindaco Carmelo D'Angelo: "Siamo sempre stati disponibili a dare un contributo ma il costo è il triplo di quello medio"

"La solidarietà si è fermata in piazza Primo maggio. Ai familiari delle vittime è arrivato il conto dei funerali solenni da pagare: 10 mila euro a vittima. Si pensava che le istituzioni facessero la loro parte. Il costo non è mai stato trattato tra i parenti e i titolari delle onoranze funebri".

Lo dice l'avvocato Salvatore Loggia, confermando la notizia anticipata dal Tg2, rivelando che i familiari delle 9 vittime (10 tenendo conto che una donna era incinta) dello scoppio della rete del gas di Ravanusa (Agrigento) dello scorso 11 dicembre, dovranno pagare il conto, o lo hanno già fatto, alle onoranze funebri. I soldi sono stati anticipati per alcune vittime dallo studio legale che segue i parenti nella vicenda giudiziaria, per altri dalla ditta de Nord dove lavora un familiare, mentre altri parenti devono ancora pagare.

"Le istituzioni, l'Italgas, nessuno ha ritenuto opportuno occuparsi di questa vicenda drammatica che ha costernato l'intero Paese" dice il legale. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, sostiene che il Comune fin dall'inizio è stato tenuto al di fuori dalla "vicenda". "Dei funerali si sono occupati i titolari delle tre onoranze funebri del paese - spiega - Abbiamo chiesto all'inizio: chi paga? E loro ci hanno risposto: ce la sbrighiamo noi con le famiglie. Noi non volevamo che pagassero le famiglie ma ci hanno tirato fuori. Poi abbiamo saputo che alcuni funerali sono stati pagati dalle assicurazioni dell'ufficio legale di qualche familiare, dalla ditta di un altro. Noi eravamo e siamo disponibili a dare un contributo. Naturalmente la cifra di partenza non può essere diecimila euro: un funerale costa circa un terzo". 

I funerali del professore Carmina e della moglie pagati dalla ditta dove lavora il figlio

I funerali di Pietro Carmina, 68 anni, da qualche anno in pensione dopo aver insegnato Storia e Filosofia al liceo classico Foscolo di Canicattì e quelli della moglie Carmela Scibetta, 61 anni, assistente sociale del Comune di Ravanusa ed una delle più strette collaboratrici del sindaco Carmelo D’Angelo, sono stati pagati dalla "Nh hotel": la società dove, a Milano, lavora il figlio della coppia, Carmine di 32 anni. E per la società è stato un esemplare gesto di solidarietà e vicinanza al dolore del loro dipendente che ha perso i genitori nella strage di Ravanusa. A fare chiarezza, in merito ai funerali della coppia, è il legale del trentaduenne: l'avvocato Luigi Termini. Di questi due funerali si è occupata l'agenzia funebre Montana e Pennica di Michele Montana che ha applicato gli ordinari tariffari per le esequie che vengono celebrate a Ravanusa.

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