Finì in carcere con l'accusa di essere assenteista da record, assolto funzionario Comune
L'ingegnere Giuseppe Gabriele si era assentato dall'ufficio per 256 giorni in un anno e mezzo per problemi ai denti: stesso verdetto per il medico Armando Antona che gli aveva rilasciato i certificati
"Assoluzione perchè il fatto non sussiste": il giudice monocratico Agata Anna Genna ha scagionato, dall'accusa di falso e truffa, l'ingegnere Giuseppe Gabriele, dipendente del Comune di Ravanusa e il medico di Licata Armando Antona.
Il funzionario dell'Ufficio tecnico, nel giugno del 2015, finì pure in carcere con l'accusa di essersi assentato dal lavoro, per 256 giorni in un anno e mezzo simulando - sostiene l'accusa - una malattia odontoiatrica per andare in Romania dove non sarebbe andato a curarsi i denti ma a coltivare i suoi interessi imprenditoriali.
L'ingegnere sarebbe riuscito nel suo intento grazie al rilascio di 18 certificati - secondo l'accusa, che non ha retto al processo, falsi - da parte del suo medico Antona.
In mattinata l'avvocato Ignazio Valenza, difensore di Gabriele nei cui confronti il pm Antonella Carrozzieri aveva chiesto la condanna a 4 anni e 2 mesi, aveva illustrato la sua arringa sostenendo che "le indagini non avessero provato in alcun modo la natura simulata del problema medico e, anzi, tutti i testi hanno riferito che andava in Romania per curarsi e che soffriva di una grave patologia".
Tesi simili a quelle sostenute, il giorno prima, dall'avvocato Giuseppe Scozzari, difensore del medico, che aveva parlato di "indagini svolte in maniera superficiale". Per Antona il pm aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi.