"Rapina prostituta con un coltello", ingegnere 43enne davanti al gup
Al via l'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura: la presunta vittima ha confermato le accuse nell'incidente probatorio
Falsa partenza all'udienza preliminare a carico di Massimiliano Piraneo, ingegnere di 43 anni, accusato di rapina, porto ingiustificato di coltello fuori dalla propria abitazione e lesioni personali. A decidere se disporre o meno il rinvio a giudizio - salvo se il difensore, l'avvocato Salvatore Pennica, non chiederà riti alternativi - sarà il gup Stefano Zammuto all'udienza del 21 settembre. Il primo passaggio in aula è stato subito rinviato per la mancata notifica del procedimento all'imputato.
La donna, difesa dell'avvocato Gianfranco Pilato, potrebbe chiedere di costituirsi parte civile. La prostituta dominicana di 27 anni aveva confermato, davanti al gip Luisa Turco, in occasione dell'incidente probatorio, le accuse che avevano fatto finire il professionista agli arresti domiciliari.
Piraneo - secondo quanto ha denunciato la sudamericana - dopo avere fissato un appuntamento con lei per una prestazione sessuale a pagamento, si sarebbe presentato nella sua abitazione e, prima di andare via, avrebbe afferrato un coltellino che teneva in un borsello e l'avrebbe strattonata a un braccio - da lì l'accusa di lesioni personali - per costringerla a dargli i soldi che aveva in casa. Il professionista sarebbe poi fuggito, secondo il racconto della donna, dopo avere afferrato una borsa con circa 1.000 euro, conservata in un armadio.