Randagi richiamati dai rifiuti scorrazzano sulla statale 640 e mettono in pericolo gli automobilisti
Allertata la polizia Stradale, è intervenuta prima l'Anas e poi l'accalappiacani di un canile: due gli animali che sono stati messi in salvo
Non soltanto le “montagne” di rifiuti che, ciclicamente, vengono riformate sulle piazzole di sosta lungo la raddoppiata strada statale 640. Ma anche i cani randagi. Animali che scorrazzano da una parte all’altra delle carreggiate, precipitandosi laddove vengono abbandonati nuovi sacchetti di immondizia, e che mettono in serio pericolo gli automobilisti. In tanti, negli ultimi giorni, si sono visti all’improvviso sbarrare la strada da due cani e hanno repentinamente sterzato per evitare l’impatto. Manovre più che pericolose, specie con l’asfalto bagnato. Qualcuno, temendo una tragedia, ha anche allertato la polizia Stradale di Agrigento e, pochi minuti dopo, in una delle piazzole di sosta della statale 640, subito dopo i bivi per Favara ed Aragona Caldare e prima di arrivare alla stele del giudice Rosario Livatino, è giunta l’Anas.
I due animali – uno bianco e uno scheletrico di colore marrone – non si sono fatti, forse anche naturalmente, avvicinare. Gli operatori dell’Anas non hanno potuto far altro, proprio per scongiurare un possibile, drammatico, incidente stradale, di richiedere l’intervento degli accalappiacani e di un canile. I due randagi affamati sono stati dunque portati via dalla Agrigento-Caltanissetta dove, sistematicamente, rischiavano la vita e dove, appunto, mettevano a rischio quella degli automobilisti e dei camionisti di passaggio. Un intervento che, al momento, ha risolto il problema, ma che inevitabilmente si ripresenterà. Nel corso dei mesi sono state tante, anzi tantissime, le carcasse di cani segnalate sull’asfalto dopo essere stati investiti.