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Cronaca

"Baby gang" in azione? Sassaiola contro l'istituto "Ancelle Riparatrici"

Le vetrate di due finestre erano state già mandate in frantumi. Ed anche il vetro di un’autovettura, regolarmente posteggiata

Sassaiola contro l’istituto Ancelle Riparatrici e “raffica” di pietre anche contro un’autovettura posteggiata lungo il ciglio del marciapiede. Sembra avere le caratteristiche della “baby gang” quella scoperta e bloccata – fra le vie San Vito e Diodoro Siculo – dalla polizia di Stato. Quattro o cinque i ragazzini – tutti di circa 13 anni – che sono stati portati in caserma, alla “Anghelone” di via Crispi, e che sono stati, naturalmente, dopo essere stati richiamati all’ordine e alla disciplina, riconsegnati ai loro genitori. Nessuno dei giovani vandali è risultato essere, infatti, imputabile e quindi i poliziotti della sezione “Volanti” non hanno potuto far altro che richiamarli al rispetto delle regole e avvisare i familiari.

E’ accaduto tutto alle 19,30 circa di una serata prefestiva. All’improvviso, al 113 è arrivata una richiesta di intervento. Qualcuno – a dire dell’interlocutore – stava lanciando delle pietre contro le finestre dell’istituto Ancelle Riparatrici. I poliziotti della sezione “Volanti” sono, naturalmente, accorsi. Le vetrate di due finestre erano state già mandate in frantumi. Ed anche il vetro di un’autovettura, regolarmente posteggiata sul ciglio della strada, risultava essere stato danneggiato sempre a colpi di pietre. Gli agenti sono riusciti, dunque, ad acciuffare i presunti responsabili: dei ragazzini che, di fatto, almeno in quella circostanza, si erano trasformati in vandali.

La polizia di Stato, nelle ultime ore, ha anche effettuato un maxi controllo del territorio della città dei Templi. Ben 207 sono state le persone identificate e 105, invece, i mezzi che sono stati controllati. Gli agenti hanno elevato anche complessive 13 sanzioni per il mancato rispetto del codice della strada ed hanno sequestrato due autovetture – elevando sanzioni per 848 ciascuna – che erano prive dell’indispensabile polizza assicurativa. Due, inoltre, i documenti che sono stati ritirati. A volere e predisporre il maxi controllo del territorio – un vero e proprio presidio – è stato il questore di Agrigento Maurizio Auriemma.

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