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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Raffadali

Il colpo in banca da oltre 50mila euro, la banda dal gip: uno dei banditi aveva distintivo dei carabinieri

Fissati gli interrogatori di convalida del fermo, intanto emergono nuovi particolari dell'operazione

Non solo il bottino, recuperato con tanto di fascette dell'istituto di credito ancora applicate: uno dei tre rapinatori, il palermitano Umberto D'Arpa, 53 anni, nei cui confronti il pubblico ministero Chiara Bisso ha disposto il fermo di indiziato di delitto, aveva con sè un tesserino identificativo dei carabinieri (sebbene con una foto di un militare non riconosciuto) e una placca di quelle in dotazione al Reparto di investigazioni scientifiche.

Su questo oggetto, probabilmente rubato, come sugli altri (telefoni, documentazione bancaria di altra natura, borse e indumenti), posti sotto sequestro, la Procura disporrà ulteriori accertamenti. Domani mattina, intanto, davanti al gip Stefano Zammuto sia D'Arpa che gli altri due indagati - Martino Merlino, 26 anni, anch'egli palermitano e Raffaele Salvatore Fragapane, 43 anni, di Santa Elisabetta - compariranno, al carcere Petrusa, per l'interrogatorio al termine del quale il giudice dovrà decidere se convalidare il fermo e quale misura applicare. I tre indagati hanno nominato come difensori gli avvocati Giuseppe Barba, Elena Gallo e Salvatore Sieli.

I tre presunti rapinatori sono stati bloccati dai carabinieri, dopo poche ore dal colpo, che ha fruttato oltre 50.000 euro, in una piazzola di sosta di un distributore di carburante di Sant'Angelo Muxaro. Fragapane, peraltro, si trovava libero nonostante una condanna a 10 anni e 8 mesi di carcere nell'ambito dell'inchiesta antimafia "Montagna".

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