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Tribunale / Raffadali

"Ho sentito dei colpi, mi sono affacciata e ho visto sparare": bancaria racconta l'omicidio Rampello

La donna è stata ascoltata al processo a carico del poliziotto accusato di avere ucciso il figlio in piazza. "Mi sembravano dei petardi, ho aperto la finestra e ho assistito alla scena". Racconto shock del figlio di un commercialista che diede l'allarme dallo studio del padre: "Ho visto il sangue vicino alla testa"

"Ho sentito degli spari, ho aperto la finestra e ho visto che c'era un corpo a terra con del sangue accanto alla testa. Un pò più avanti c'era un uomo incappucciato che guardava dalla parte opposta e si stava allontanando".

Vincenzo La Porta, figlio di un commercialista di Raffadali, è il primo a dare l'allarme e chiamare i carabinieri dopo avere notato la scena dallo studio del padre. Il quarantenne è stato ascoltato in aula, davanti alla Corte di assise presieduta da Wilma Angela Mazzara, al processo a carico di Gaetano Rampello, 57 anni, poliziotto in servizio al reparto mobile della questura di Catania, arrestato lo scorso primo febbraio dopo aver confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne Vincenzo Gabriele.

All'origine dell'omicidio, consumato in piazza Progresso con la pistola di ordinanza dell'imputato, ci sarebbero i problemi psichici del giovane che lo rendevano violento e lo portavano a continue richieste estorsive di denaro nei confronti del padre. 

Nell'ultima udienza sono stati ascoltati un paio di testimoni della lista del pubblico ministero Elenia Manno. Prima di La Porta è stata sentita Carmelina Margutti, impiegata di un istituto bancario che ha detto di avere assistito alla scena. "Ho sentito degli spari che mi sembravano essere dei petardi, ho aperto la finestra e ho visto un uomo sparare a un altro uomo. E' stato un lampo". Il difensore dell'imputato, l'avvocato Daniela Posante, le ha contestato di avere detto ai carabinieri, in precedenza, di essersi affacciata solo dopo la conclusione degli spari ma la donna ha confermato di avere assistito all'omicidio. 

Il processo continua il 21 ottobre. All'udienza precedente è stata ascoltata la madre del ragazzo, ex moglie dell'imputato, che ha sminuito l'aggressività del figlio. La donna, insieme alla nonna e allo zio del ragazzo, si è costituita parte civile con l'assistenza degli avvocati Pietro Maragliano, Alberto Agiato e Tatiana Pletto.

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