Aggressione al minore tunisino, l'associazione Alda Merini: "La Raffadali civile e democratica reagisca"
La vile aggressione di un giovane di 16 anni, tunisino, che è stato prima colpito da una sportellata in faccia e poi da calci e pugni mentre veniva urlata la frase: "Ritornatene nel tuo paese"non deve passare sotto silenzio né essere considerato un episodio ordinario soprattutto a Raffadali, “la Città del Primo Maggio”, la democratica Raffadali che ha sempre fatto dei valori della solidarietà, della civiltà e dell’antifascismo la propria bandiera e dove mai si erano verificti episodi simili.
Purtroppo, quanto successo a Raffadali è la replica di tanti fatti ed episodi di intolleranza che attraversano il Paese.
Ed è inevitabile che succeda quando persino dai vertici istituzionale si lascia passare il messaggio devastante che se aumentano le disuguaglianze questo è anche a causa degli immigrati che, quindi, vanno ricacciati via; quando la diversità delle culture non è considerata, una ricchezza, ma il male da battere.
L’Associazione Culturale “Alda Merini Libera-Mente Donna” nell’esprimere la propria vicinanza e solidarietà al giovane Hamheb,sono convinti che i cittadini di Raffadali, la nostra democrazia non possono abituarsi a questa “ordinarietà” e devono reagire ed esprimere con forza che a Raffadali tutto è benvenuto fuorché il razzismo.
Esprimiamo in ogni modo il nostro sostegno e la nostra solidarietà alle vittime di queste e di tutte violenze a sfondo razzista. Condanniamo questi e tutti gli episodi di aggressioni, fisiche e verbali, di intolleranza e razzismo nei confronti di chi viene nel nostro paese in cerca di un futuro migliore e di una vita dignitosa.
Facciamolo concretamente, facendo ognuno la nostra parte, Noi per parte nostra, attraverso le nostre iniziative culturali continueremo a spenderci per costruire un Paese che sia solidale e accogliente. Un paese civile.
La Presidente
Prof. Ester Vedova
LA RAFFADALI CIVILE E DEMOCRATICA REAGISCA
“SOLO IL RAZZISMO NON E’ BENVENUTO!”