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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

La SeaWatch vuole sbarcare, avviata una raccolta fondi: servirà per le spese legali

Il porto più vicino sarebbe quello di Lampedusa. Sono ore importantissime, la Ong avrebbe vorrebbe portate in salvo i più di 40 migranti a bordo

Lente di ingrandimento sul porto di Lampedusa, la Sea Watch starebbe pensando di approdare nelle acque italiane, cercando un porto sicuro. Il più vicino, sarebbe quello di Lampedusa.

 La Corte europea dei diritti dell’uomo soltanto ieri, aveva respinto il ricorso dei migranti a bordo della nave. Il comandante della Ong Carla Rackete lancia un appello. Sulla pagina dellaSea Watch 3 è apparsa una raccolta fondi.

Caso Sea Watch3, la Corte di Strasburgo respinge il ricorso dei migranti: niente sbarco

“Donate i soldi per aiutare Carola a difendere i diritti umani”.  Un sostegno  per pagare le eventuali spese legali. “Sono responsabile per i 42 salvati in mare e non ce la fanno più, le loro vite sono più importanti di qualsiasi gioco politico”.

Ha detto il comandante Carola. “Il nostro capitano esegue la legge del mare, che le chiede di portare le persone salvate in un porto sicuro. Lei, potrebbe affrontare pesanti condanne in Italia”. E’ questo, quanto si legge sulla pagina ufficiale della Sea Watch.

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ieri aveva parlato così: "Confermata la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell'Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici". Che cosa farà adesso il comandante della nave Ong? Farà rotta veramente verso Lampedusa?".

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