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Fa tappa in città il referendum sull'eutanasia legale, Cappato: "Vogliamo poter scegliere di non soffrire"

Nei banchetti allestiti in diversi centri della Provincia sono oltre mille le firme raccolte ai promotori ne servono almeno 500 mila da consegnare entro il 30 settembre alla Corte di Cassazione

Il comitato promotore del referendum per consentire la legalizzazione dell'eutanasia fa tappa anche Agrigento dove in mattinata è stato allestito un banchetto per la raccolta delle firme.

Presente in piazzale Giglia a San Leone anche Marco Cappato, lo storico esponente dei Radicali e consigliere generale dell'associazione “Luca Coscioni” che ha lanciato la petizione.

L'obiettivo dei promotori è arrivare a cinquecentomila firme autenticate e certificate da consegnare in Corte di Cassazione entro il 30 settembre. 

“Noi - dice dai microfoni di AgrigentoNotizie Marco Cappato - parliamo di qualità della vita e della possibilità e libertà di scelta. Con questo referendum – aggiunge il consigliere dell'associazione Coscioni-  vogliamo potere decidere dove finora i partiti non sono ancora riusciti ad arrivare, cioè potere votare direttamente tra l'eutanasia clandestina che c'è già in Italia e l'eutanasia legale che è fatta di regole e di responsabilità per potersi sottrarre a una sofferenza insopportabile e non doverla subire come una tortura”.

Alla petizione, aderiscono anche: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi. “Agrigento risponde molto bene – dice la giovane volontaria Bruna Hamel - in tutta la Provincia abbiamo raccolto più di mille firme. Per il prossimo mese di agosto, continueremo le nostre iniziative concentrandoci sulla città capoluogo”.

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