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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Discarica piena e mezzi in fila, rischia uno stop la raccolta differenziata

Giornata cruciale, quella di domani, per la città: se gli operatori ecologici di Iseda e Sea non riusciranno a scaricare non potranno tornare indietro per accogliere plastica e metalli

Oltre 40 autocompattatori in fila. Soltanto nel primo pomeriggio di oggi, c'è una fila interminabile di mezzi che aspettano di poter scaricare i rifiuti indifferenziati all'impianto di Siculiana. La discarica raggiunge il limite giornaliero di rifiuti trattabili già intorno alle 11 del mattino e la conseguenza è che tutti gli altri autocompattatori trovano i cancelli chiusi. Anziché tornare indietro, i mezzi restano incolonnati per “tenere il posto” per l'indomani mattina all'alba quando l'impianto riapre i cancelli. 

Torna, dunque, lo spettro di uno stop alla raccolta differenziata ad Agrigento proprio a causa dei ritardi che si stanno accumulando nei tempi di conferimento. Domani, per la città dei Templi, sarà una giornata cruciale perchè si raccoglierà il secco non riciclabile che va appunto in discarica. Se gli operatori ecologici di Iseda e Sea non riusciranno a scaricare, non potranno tornare indietro vuoti e pronti per accogliere il risultato della giornata di raccolta di plastica e metalli che è prevista per venerdì e così via per i giorni a venire. 

“Questi ennesimi ritardi che si accumulano nel conferimento in discarica – spiega l'amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – portano i nostri mezzi e quelli della consociata Sea, a non potere più garantire i livelli ottimali di conferimento in discarica che fino ad oggi ci hanno permesso di effettuare una raccolta che rispetta il calendario che è stato dato ai cittadini. Nei giorni del Mandorlo in fiore – aggiunge Alongi – come si sa, avevamo messo a disposizione, senza costi aggiuntivi, una decina di autocompattatori in più per potere effettuare anche la pulizia delle discariche abusive che sono sorte sul territorio agrigentino. Rifiuti che erano poi stati trasbordati in 4 semirimorchi da 84 metri cubi ciascuno che hanno scaricato presso l'impianto di trasferenza della Seap a Lercara Friddi. Tutti sacrifici fatti dalle imprese che rischiano di andare a vuoto se le istituzioni non interverranno. Quello che torniamo a chiedere con forza è che le istituzioni si interessino del problema mettendoci nelle condizioni di avere la possibilità di conferire in discarica, com'è giusto che sia, in modo da non farci tornare indietro con i mezzi pieni di rifiuti e quindi di non potere effettuare la raccolta i giorni successivi”.

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