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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Differenziata, controlli mirati sulle "grandi utenze": gli verrà addebitato il costo dello smaltimento

E’ finito il tempo della tolleranza, dopo le diffide si passa all’azione. Hamel: "O gli verrà addebitata la spesa oppure non verrà ritirata la spazzatura e quindi dovranno pensarci loro”

Ospedale, carcere, grandi ristoranti. Da domani partiranno i controlli mirati sulle cosiddette “grandi utenze”. E laddove verrà accertato che non effettuano la raccolta differenziata non soltanto verranno multati, ma gli verrà addebitato il costo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati. E’ finito il tempo della tolleranza ad Agrigento. Dopo le diffide, più o meno formali, si passa all’azione.

“Le ‘grandi utenze’ – ha spiegato l’assessore comunale all’Ecologia Nello Hamel – rappresentano il 10 per cento. Devono avviare e fare correttamente la raccolta differenziata. Se lo avessero già fatto, il dato del 61,93 per cento, registrato allo scorso 31 marzo, sarebbe certamente stato ancora più importante. Da domani quindi saranno controllate tutte le produzioni di rifiuti delle grande utenze e laddove verranno riscontrate irregolarità non soltanto verranno sanzionati ma gli si addebiterà il costo dello smaltimento. O gli si addebita il costo oppure non verrà ritirata la spazzatura e quindi dovranno pensarci loro direttamente allo smaltimento”.

In merito alla casa circondariale di contrada Petrusa, ieri, Giuseppe Di Rosa del movimento cittadino “Mani libere” – sui social – segnalava che “al carcere il Comune non ha ancora fornito i cestelli per la differenziata”. “La casa circondarialecon circa 400 utenti, una cucina detenuti, una mensa agenti, uno spaccio con annessa cucina, 18 classi di scuola, una popolazione di lavoratori giornaliera che supera le 100 unità più gli agenti e si arriva a circa 250 persone che sono impegnate al lavoro, - scriveva Di Rosa - non ha ancora iniziato la raccolta differenziata e non se ne parla neppure perché il Comune ancora non ha fornito i cestelli”. “Abbiamo ripetuto più volte ai responsabili della casa circondariale – spiegava, invece, ieri l’assessore comunale all’Ecologia Nello Hamel – che il Comune non distribuisce i cestelli per la raccolta interna. Esattamente per come non li ha distribuiti all’ospedale San Giovanni di Dio. Il carcere ha i cassonetti per la raccolta differenziata dove deve conferire il pattume che recupera. Alla differenziazione interna, devono pensarci loro. L’Inps, dopo diverse sollecitazioni, si è adeguato – ha continuato l’assessore comunale Hamel - . Noi forniamo i grandi cassonetti che loro collocano negli atri o nei cortili e questi grandi cassonetti vengono svuotati il giorno in cui è prevista la raccolta di quella determinata categoria di rifiuti. E lo stesso vale per i grandi ristoranti”.

A San Leone, invece, è monta la protesta per l’odore nauseabondo che comincia a farsi sentire. Ieri hanno sollevato il “caso” – oltre che dei cespugli d’erba diventati altissimi – i consiglieri comunali di Alternativa popolare: Teresa Nobile, Alfonso Mirotta e Alessandro Sollano. 

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“Le eviscerazioni di pesce e carne non sono umido – ha ribattuto ieri l’assessore all’Ecologia Nello Hamel - . Sono rifiuti speciali che vanno smaltiti a parte e questo smaltimento è a pagamento per ogni attività. Non spetta dunque al Comune. L’umido che i ristoranti possono serenamente conferire e che non puzza sono le bucce di arancia o simili o, ancora, i pezzi di rosticceria. Questo genere di rifiuti, che è appunto umido, non ha un deterioramento rapido. Le viscere invece vanno rapidamente in putrefazione e sono state catalogate come rifiuti speciali che devono essere smaltiti da imprese abilitate dall’Asp”.

Hamel, in queste ultime ore, si sta occupando anche dell’arrivo dei nuovi cestelli per la raccolta differenziata: quelli che sono mancati nella precedente distribuzione agli agrigentini. “I nuovi cestelli arriveranno giorno 20 – garantisce l’amministratore – e a partire dall’indomani potrà iniziare la nuova distribuzione ai cittadini che ne sono privi. La distribuzione avverrà nella zona industriale, in un grosso locale messo a disposizione dall’Iseda. Siamo certi, dunque, che non ci saranno minimamente disagi”. 

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