Raccolta differenziata, nella carta troppi errori: il Comune non ricava un euro
Secondo Comieco, il consorzio nazionale che si occupa di imballaggi, si rileva almeno il 13% di frazione estranea : il limite è del 3%
La qualità di carta e cartone dal Comune di Agrigento è troppo bassa, e questo si traduce in maggiori costi e nessuna somma di guadagno con le materie riciclate.
Ennesimo passo falso della differenziata nel capoluogo: dopo l'aumento previsto della Tari e una riduzione di oltre 2 punti percentuali del dato del riciclo, adesso sono gli atti di liquidazione delle somme dovute per lo smaltimento della carta a dimostrare come qualcosa si sia inceppata.
E' lo stesso Comune, infatti, a dire che è stato il consorzio Comieco (che si occupa appunto del riciclo di carta e cartone) a comunicare "che a seguito di analisi merceologiche qualitative congiunte sul materiale conferito è stata rilevata una frazione estranca del 13,74%, quindi ben olte il 3% previsto dalla convenzione Comieco, ed in ragione del risultato ottenuto quest'ultima ha declassato questo Comune in fascia 4 che non prevede nessun riconoscimento di corrispettivo sugli
introiti provenienti dalla raccolta differenziata, caricando altresì a questo Comune i costi per lo smaltimento dei sovvalli".
Un costo non di poco conto: trattare la carta costa infatti 76 euro a fronte dei 240 euro che servono appunto per smaltire la differenziata "sporca". Adesso l'ente ha aggiudicato il servizio di trattamento e selezione ad una nuova società privata.