Maltrattamenti e abusi sessuali in comunità per minori? Il gip archivia accuse per 7 responsabili
I genitori di due ragazzine, collocate nella struttura di Racalmuto, avevano denunciato gli operatori sostenendo che le loro figlie avessero subito vessazioni e violenze
"Le indagini non hanno consentito di riscontrare le accuse e un supplemento istruttorio sarebbe del tutto superfluo": il gip Stefano Zammuto, con queste motivazioni, ha archiviato l'inchiesta a carico di sette responsabili di una comunità per minori di Racalmuto, accusati di maltrattamenti, abuso dei mezzi di correzione, violenza privata e violenza sessuale.
L'indagine scaturiva dalle denunce dei genitori di due ragazzine che avevano segnalato vessazioni e persino abusi sessuali commessi dagli operatori nei confronti delle loro figlie. Fra le accuse quella di avere impedito alle ragazzine di uscire dalla struttura, chiuso a chiave i loro armadi, somministrato terapie inadeguate e contro le loro esigenze sanitarie e avere dato a una di loro cibo scadente.
Una delle due sorelle, inoltre, secondo il racconto dei genitori, sarebbe stata toccata nelle parti intime dalla cuoca della struttura "con la scusa di eseguire i lavaggi" e avrebbe subito violenze fisiche "per mano delle operatrici su istigazione della pedagogista".
Tutte accuse che, tuttavia, non hanno trovato alcun riscontro tanto che il pubblico ministero Gianluca Caputo aveva chiesto l'archiviazione alla quale si erano opposti i genitori delle ragazzine attraverso il loro legale Roberta Finotti. Il giudice ha emesso l'ordinanza di archiviazione dopo avere sentito in aula tutte le posizioni ovvero quella del pm, del legale dei genitori delle ragazzine e dei difensori degli indagati, gli avvocati Alfonso Neri, Evelyna Di Maggio e Antonino Gaziano.