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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ha trascinato l'anziano in mezzo al sangue dopo avergli dato una martellata in testa: fermata l'ex badante

La 42enne di Canicattì è stata "incastrata" grazie alle telecamere di videosorveglianza. L'ottantunenne aveva denunciato la donna perché fra ottobre e novembre aveva subito un furto di contanti e di un assegno di 20 mila euro posto all'incasso

Gli ha dato una martellata in testa, lo ha trascinato in mezzo al sangue e lo ha rinchiuso in camera da letto, abbandonandolo agonizzante dopo aver arraffato il portafogli con 400 euro. I carabinieri, repertando le impronte lasciate dall'aggressore che ha camminato sul sangue dell'anziano ed effettuando una perquisizione domiciliare che ha permesso di ritrovare le scarpe di tennis e la felpa con cappuccio, sono riusciti a sottoporre a fermo di indiziato di delitto la donna - G. G., 42 anni, di Canicattì - che ha rapinato, alle ore 14 circa di domenica, il pensionato 81enne di Racalmuto. Alla donna, che era stata la badante dell'anziano, è stata contestata l'ipotesi di reato di rapina pluriaggravata. Aggravata dall'uso di armi, dall'aver agito all'interno di un'abitazione e in danno di un ultra sessantacinquenne. La quarantaduenne, già nota alle forze dell'ordine e di recente sottoposta ad avviso orale da parte del questore, è stata portata in carcere in attesa della convalida. L'ipotesi di reato contestata prevede limiti edittali di condanna che vanno dai 7 ai 21 anni di reclusione. 

Martellata in testa ad un 81enne per portargli via il portafogli, anziano in ospedale: fermato il criminale

Le indagini hanno avuto una svolta quando i carabinieri della stazione di Racalmuto, con a capo il maresciallo Alessandro Costa, e quelli Nor della compagnia di Canicattì, coordinati dal luogotenente Gioacchino Amato, monitorando le immagini delle telecamere di videosorveglianza puntate su Racalmuto, hanno notato una donna - molto robusta - che si aggirava, praticamente allo stesso orario della rapina, nei pressi dell'abitazione del pensionato. Grazie ad un'altra telecamera è stata invece ripresa l'autovettura e il numero di targa ha permesso di risalire al proprietario: la badante di Canicattì. Scattata la perquisizione, i carabinieri hanno trovato ad asciugare la felpa con cappuccio simile a quella indossata dalla donna ripresa dalle immagini di videosorveglianza e le scarpe da tennis, anch'esse accuratamente lavate, che sottoposte ad esame - da parte dei militari della sezione Investigazioni scientifiche del nucleo Investigativo del comando provinciale di Agrigento - hanno permesso di rilevare tracce di sangue. I gravi indizi di colpevolezza, assieme al rischio che la donna potesse fuggire (pericolo di fuga ndr.), hanno fatto scattare il fermo. 

L'anziano, come anticipato da AgrigentoNotizie, ha riportato un brutto trauma cranico e sono stati diversi i punti di sutura che gli sono stati applicati dai medici dell'ospedale di Canicatti che hanno diagnosticato 12 giorni di prognosi.  

"I sospetti venivano corroborati dal fatto che la vittima aveva denunciato la donna, nell'ottobre-novembre del 2020. La sospettata - ha spiegato, durante la conferenza stampa tenuta al comando provinciale dell'Arma, il capitano Luigi Pacifico - aveva prestato servizio come badante presso l'abitazione della vittima. L'anziano, ad un certo punto, s'era reso conto d'essere stato derubato di contanti e di alcuni assegni, uno dei quali era stato posto all'incasso per 20 mila euro. Quindi la donna era stata denunciata. L'aggressore conosceva quindi - ha proseguito il comandante della compagnia di Canicattì, il capitano Pacifico, - le abitudini della vittima che vive da solo. L'ex badante è praticamente andata a colpo sicuro". 

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