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Venerdì, 19 Aprile 2024
Microcriminalità / Racalmuto

Svaligiata abitazione di un agricoltore: portati via tv, forno, stufa, pc e aspirapolvere

E’ stato quantificato in oltre 1.500 euro il danno subito dal sessantenne che, fra incredulità e rabbia, non ha potuto far altro che rivolgersi ai carabinieri

Si è allontanato da casa, durante il pomeriggio, per circa tre ore e mezza. Al ritorno, non soltanto ha trovato la porta d’ingresso forzata, ma erano scomparsi due televisori, un forno a microonde, una stufa a pellet, una macchinetta per il caffè, un computer portatile, un robot aspirapolvere. E’ stato quantificato in oltre 1.500 euro il danno subito da un agricoltore racalmutese sessantenne. Un uomo che, fra incredulità e rabbia, non ha potuto far altro che rivolgersi ai carabinieri per denunciare il furto che aveva subito. Un colpo in abitazione che non è risultato essere coperto da assicurazione. E’ accaduto tutto in contrada Mezzarati, nelle campagne di Racalmuto.

I carabinieri della stazione cittadina, coordinati dal comando compagnia di Canicattì, hanno già avviato le indagini per provare ad identificare se non tutti, almeno qualche componente, della banda di ladri. Perché una razzia del genere non può essere stata messa a segno, naturalmente, da un unico individuo. Non filtrano indiscrezioni in merito all’inchiesta aperta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Quanto è avvenuto in contrada Mezzarati non è altro che l’ennesimo colpo. All’inizio del mese, in pieno centro, ossia in via Garibaldi, qualcuno è riuscito a rubare un miscelatore, un gruppo elettrogeno, un flex e una prolunga di venti metri nel magazzino di un imprenditore sessantaseienne. A fine ottobre, invece, in quella che è una recrudescenza tipica della fine dell’anno, i ladri – sempre senza essere visti, né tantomeno sentiti - sono riusciti a rubare una piscina fuori terra, con tanto di motore e filtro, una idropulitrice, un tagliaerba e varie attrezzature da lavoro e da giardinaggio ad una pensionata racalmutese settantaquattrenne, proprietaria della casa rurale, sempre in contrada Mezzarati. Non c’è certezza, né conferma istituzionale, ma non è escluso che la “mano” che colpisce – tanto in centro quanto nelle periferie – possa essere sempre la stessa.

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