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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Racalmuto

"Hanno picchiato e rapinato tre anziani in casa", chiesti 4 rinvii a giudizio

I malviventi, dopo avere immobilizzato le vittime, avrebbero portato via 50mila euro in contanti, quattro buoni del tesoro di 2.500 euro ciascuno, diverse monete da collezione e monili di varia fattura e valore

Li avrebbero sorpresi mentre lavoravano all'orto domestico, poi li avrebbero picchiati e minacciati dicendo loro che gli avrebbero "rotto il collo" prima di infilarli in uno stanzino e razziare l'abitazione, di contrada Zaccanello a Racalmuto, portandogli via i risparmi di una vita.

Un anno e mezzo dopo la rapina choc ai danni di tre anziani fratelli - una donna di 79 anni e due uomini di 83 e 73 - i quattro pregiudicati accusati di avere messo a segno il colpo rischiano di finire a processo.

Il pubblico ministero Sara Varazi ha chiesto il rinvio a giudizio di Alfonso Manganello, 50 anni; Antonino Manganello, 48 anni e dei fratelli gemelli Enrico e Carmelo Marino, 39 anni; tutti di Palma.

La violenta rapina è avvenuta il 19 maggio dell'anno scorso a Racalmuto ai danni dei tre anziani, sequestrati all'interno della loro abitazione da dove sono stati portati via 50mila euro in contanti, quattro buoni del tesoro di 2.500 euro ciascuno, diverse monete da collezione e monili di varia fattura e valore.

A fare irruzione nell'abitazione sarebbero stati i due Manganello e Carmelo Marino mentre il fratello di quest'ultimo avrebbe atteso fuori in auto per facilitare la fuga dopo il colpo.

Determinante per individuare i responsabili della violenta rapina sarebbe stata la collaborazione dei cittadini, che hanno segnalato la presenza di un’auto  - di cui è stato fornito anche il numero di targa - con a bordo quattro persone mai viste in quella zona che si aggiravano per le campagne. 

L'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio era in programma ieri davanti al gup Micaela Raimondo ma è stata rinviata al 24 novembre per alcuni difetti di notifica. I difensori - gli avvocati Santo Lucia, Giuseppe Zucchetto, Eleonora Minio e Maria Licata - potranno chiedere un rito alternativo. In caso contrario sarà il giudice a decidere se disporre l'approfondimento in dibattimento. 

Le perquisizioni, eseguite dai carabinieri in occasione degli arresti, hanno permesso di ritrovare parte della refurtiva. Le indagini però non si sarebbero concluse: 15 giorni prima infatti carabinieri della Stazione di Comitini, durante un servizio di controllo del territorio, avevano fermato i quattro mentre, a bordo della solita auto, si aggiravano in zone di campagna. 

Si indaga, quindi, per accertare l'eventuale coinvolgimento in altri episodi simili.

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