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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il processo / Racalmuto

Anziani brutalmente picchiati e rapinati in casa, carabiniere in aula: "Banditi traditi dal cellulare"

La cella del telefonino di un imputato è stata agganciata nello stesso luogo dove si trova la casa delle vittime. "Ricostruito il percorso grazie ad un'app"

"La cella del telefono di Carmelo Marino è stata agganciata a Racalmuto nel tratto di rete riconducibile all'abitazione degli anziani, attraverso un'app è stato possibile ricostruire il tragitto compiuto".

Il carabiniere Nicola Colombo, del nucleo investigativo, ha ricostruito così le indagini che hanno portato al processo a carico di quattro pregiudicati accusati di avere picchiato e rapinato tre anziani in casa. Gli imputati, in particolare, li avrebbero sorpresi mentre lavoravano all'orto domestico, poi li avrebbero picchiati e minacciati dicendo loro che gli avrebbero "rotto il collo" prima di infilarli in uno stanzino e razziare l'abitazione, di contrada Zaccanello a Racalmuto, portandogli via i risparmi di una vita.

Vittime tre anziani fratelli: una donna di 79 anni e due uomini di 83 e 73. Sotto accusa: Alfonso Manganello, 50 anni; Antonino Manganello, 48 anni e i fratelli gemelli Enrico e Carmelo Marino, 39 anni; tutti di Palma. La violenta rapina è avvenuta il 19 maggio dell'anno scorso a Racalmuto ai danni dei tre anziani, sequestrati all'interno della loro abitazione da dove sono stati portati via 50mila euro in contanti, quattro buoni del tesoro di 2.500 euro ciascuno, diverse monete da collezione e monili di varia fattura e valore.

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