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Cronaca

Si è insediato il nuovo questore, Auriemma: "Al lavoro per fare sistema di legalità"

Il messaggio: "Come è successo in passato, arriverà, per tutte le necessità del caso, una risposta da parte delle istituzioni e della Questura"

"La presenza, sul territorio, delle varie associazioni, del volontariato, perché possa diventare tutto sistema per il rispetto della legalità, è un lavoro iniziato che va continuato". Il neo questore di Agrigento Maurizio Auriemma, nel giorno del suo insediamento in Questura, lancia un messaggio di serenità e fiducia nel futuro. Prima di incontrare la stampa ha incontrato i funzionari e i poliziotti della Questura ed il prefetto Nicola Diomede. Ma ha anche deposto una corona di alloro alla lapide dedicata ai caduti, posta all'ingresso della Questura. "La macchina è già partita e come è successo in passato vi sarà, per tutte le necessità del caso, una risposta da parte delle istituzioni e della Questura di Agrigento" - ha garantito - . 

L'insediamento del questore Maurizio Auriemma

Auriemma ha parlato, più volte, durante il saluto con la stampa e dunque con Agrigento, della sua esperienza al commissariato di Palmi, in Calabria. Ed ha anche aggiunto: "Sono di origini campane, di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli. Ero studente universitario quando la Camorra lasciava sul campo 200, 300 morti l'anno". "Il sistema qua è collaudato, ha dato già dei frutti in passato - ha aggiunto - e mi auguro che con la mia presenza continui. Agrigento è una terra che ha espresso persone eccezionali, accanto agli uomini di cultura anche gli uomini dello Stato". 

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Auriemma proviene da Trento ed ha prestato servizio, fino ad ora, a Genova, La Spezia, Milano e Palmi, in Calabria.  "Arrivo in questa terra - ha detto, durante la conferenza stampa svoltasi in Questura, - che ha espresso nomi importanti: Beppe Montana, il giudice Rosario Livatino. Cito chi ha sacrificato la propria vita per garantire il rispetto e la voglia di garantire in questa terra meravigliosa la presenza dello Stato. Ero passato, come turista, 27 anni fa da Agrigento. E tornare dopo 27 anni è stato emozionante. Ho fatto un'esperienza in Calabria, fra il '90 e il '92, ed in quella occasione io mi dicevo che il percorso naturale per un funzionario di polizia, dopo la Calabria, doveva essere proseguire verso la Sicilia. Io la Sicilia vedevo da Palmi, affacciandomi da casa. Ci ho messo 25 anni - ha concluso - per passare lo Stretto, ma la vita poi ripaga dalle attese".

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Il neo questore Auriemma si è soffermato a ringraziare la propria famiglia: "Mio papà è stato poliziotto, i tre fratelli di mia mamma sono stati tutti e tre in polizia, nonché una moglie che era funzionario di polizia. Il pedigree è originale. Non posso essere tacciato di appartenere ad altre istituzioni se non alla polizia di Stato". 

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