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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Lo scrigno di Punta Bianca diventi una riserva naturale", via al progetto

Le giunte di Agrigento e Palma di Montechiaro nei giorni scorsi hanno sottoscritto l'iniziativa presentata da Marevivo per tutelare uno dei tratti più belli della costa agrigentina e che vede la partecipazione anche di altri enti

L'area di Punta Bianca e scoglio Patella verso l'istituzione di una riserva naturale orientata? La proposta è giunta sul tavolo del Comune di Agrigento e di quello di Palma di Montechiaro. A proporla, insieme ad altri,  l'associazione ambientalista Marevivo che, appunto, ha chiesto a Palazzo dei Giganti e all'amministrazione della Città del Gattopardo di sostenere il percorso burocratico connesso alla tutela di uno dei tratti di costa più "selvaggi" e incontaminati.

Rispetto all'estensione complessiva della riserva (che arriva fino a Palma di Montechiaro), il poligono di Drasy andrebbe ad occupare una piccolissima porzione: ospite comunque indesiderato, di cui da anni si propone/promette il trasferimento senza però alcun risultato tangibile.

Eppure l'area di Punta Bianca non solo è uno scrigno prezioso da un punto di vista naturalistico, ma vede la presenza di innumerevoli testimonianze di epoca preistorica e medievale, omprensorio considerato insistono siti che rivestono particolare importanza anche dal punto di vista archeologico, dato che l'area è ricca di aree di estrazione dello zolfo, oltre che di tombe scavate nella roccia (ma purtroppo depredate). "Da Monte Grande - dice il provvedimento del Comune di Agrigento - la visione spazia libera vero ponente sino al promontorio di Capo Rossello includendo la magnifica Valle dei Templi ed il panorama delle blande colline di Sicilia centro meridionale. Il paesaggio è segnato dall’articolato percorso dei torrenti incisi sugli isteriliti colli argillosi e da distese che contrastano con le formazioni marnose, rotte qua e la da calanchi e da spuntoni rocciosi. I caratteri del paesaggio risultano, ancora oggi, profondamente incisi dal tipo di utilizzazione del suolo e dal sistema di proprietà vigente nel passato. I relativi segni possono leggersi per la diffusione delle grandi estensioni di campi aperti legate da sempre alla coltura cerealicola e alla dominante grande proprietà feudale. In tal senso in paesaggio costituisce la sintesi espressiva della natura e della storia di quei luoghi. Di fatto tutte le caratteristiche sopra delineate, culturali e naturali, insieme costituiscono una connotazione unica e di rara bellezza, peculiare di questa parte di territorio costiero".

In considerazione di tutta questa serie di caratteristiche, il territorio in esame presenta "elementi di grande interesse, per la persistenza di alcuni dei caratteri della vegetazione naturale, per l’essere inserito in un contesto paesaggistico di grande pregio non compromesso da vistosi interventi insediativi a carattere speculativo, per i caratteri geomorfologici, percettivi ed in generale ambientali e per la compresenza di un variegato patrimonio culturale".

Per tutti questi motivi, le Giunte comunali hanno disposto l'accoglimento e la condivisione del percorso amministrativo per l'istituzione del Sic e Riserva naturale orientata "Punta Bianca e Scoglio Patella”.

La palla adesso passa alla Regione. 

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