rotate-mobile
Il caso

A Punta Bianca l’esercito ricomincia a sparare, organizzato un sit-in di protesta

Secondo gli ambientalisti le esercitazioni militari, oltre ad inquinare i luoghi, impediranno la pubblica fruizione della riserva naturale. Non è dunque una “fake news” come sostenuto in precedenza

L’associazione ambientalista Mareamico non ci sta e organizza un sit-in di protesta per dire “no” alle esercitazioni militari a Punta Bianca che riprenderanno il 17 ottobre per proseguire fino alla fine dell’anno. La manifestazione si svolgerà proprio lunedì 17 ottobre con i cittadini invitati da Mareamico a sostare davanti l’ingresso della riserva di Punta bianca per impedire l’inizio delle esercitazioni.

Eppure, proprio Mareamico, quando questa redazione aveva già dato notizia della prosecuzione delle esercitazioni militari, aveva dichiarato che si trattava di una "fake news". Ma ora tutto ciò viene smentito da quest'ultima comunicazione relativa al sit-in di protesta.

Esercitazioni militari a Punta Bianca, Legambiente aderisce alla manifestazione di protesta

“L’Esercito italiano - dice Claudio Lombardo di Mareamico - da più di 60 anni continua a violare un territorio che, sotto l’aspetto paesaggistico, storico, ambientale, ha una valenza incommensurabile. La zona di Punta bianca, con il suo paesaggio costiero aperto verso il mare Mediterraneo, è caratterizzata da numerose piccole spiagge strette, delimitate da scarpate di terrazzo e da balze. Questo è un luogo di eccezionale bellezza, ancora non alterato e poco compromesso da fenomeni di antropizzazione, che negli scorsi mesi è diventata Riserva naturale orientata con il decreto 157 del 28 giugno 2022. Purtroppo tutto questo territorio è compromesso dalla presenza delle esercitazioni militari che, oltre a violare la storia ed il paesaggio, compromettono l’ambiente immettendo in atmosfera sostanze pericolose come ad esempio i residui di polveri da sparo.

Punta Bianca, c'è il decreto per la riserva: il poligono resta zona "franca"

Durante le esercitazioni militari vengono rilasciati grandi quantità di piombo, sostanza velenosissima che, come tutti i metalli pesanti, è altamente tossica per l’ecosistema marino. La sua permanenza in acqua ad elevata salinità lo degrada dissolvendolo nell’ambiente marino. Il piombo entra nella catena alimentare distribuendosi nei tessuti degli organismi della fauna ittica con destinazione terminale l’uomo, causando una serie di danni ad organi e tessuti spesso irreversibili. I terrificanti boati atterriscono, oltre che le persone, anche gli animali selvatici presenti in queste aree. Anche le forti vibrazioni, provocate dalle esplosioni, hanno già causato numerosissime frane, con un considerevole arretramento della fragile falesia“.

Punta bianca, ultimi due mesi da "riserva": poi tornerà un poligono

Lombardo ha ricordato che, già nel 2017, la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, dopo un sopralluogo presso il poligono di Drasy, aveva suggerito la bonifica del luogo. “Per noi è stato clamoroso – aveva detto Gian Piero Scanu, presidente della Commissione parlamentare – che nessuno si sia mai posto il problema di andare a raccogliere le migliaia e migliaia di proiettili fatti di piombo che nei decenni sono stati sparati da terra verso il mare“.

Punta Bianca riserva naturale? La Regione sconosce il calendario delle nuove esercitazioni militari

Nel mese di ottobre del 2021 Mareamico ha presentato una denuncia riguardante il possibile e probabile inquinamento da metalli pesanti dell’area di Drasy. La Procura di Agrigento ha avviato le indagini e, dopo gli accertamenti effettuati dai carabinieri del nucleo forestale ed ambientale, in collaborazione con l’ARPA regionale, è stato accertato il superamento dei livelli di sicurezza previsti per quel tipo di zona.  Il 2 marzo 2022 l’esercito ha disposto “la temporanea sospensione di utilizzo del poligono di Drasy, fino a data da destinarsi.”

”Da quella data - aggiunge Lombardo - ci saremmo aspettati che, responsabilmente, l’esercito provvedesse alla bonifica dei luoghi al fine di eliminare il pericolo, documentato dalla Procura di Agrigento. Ma invece nulla è stato fatto. Ora, con l’ordinanza n° 06/2022, l’esercito italiano ha comunicato il nuovo programma di esercitazioni previste nel poligono di Drasy, ad iniziare dal prossimo 17 ottobre e fino al 30 dicembre.

Punta Bianca riserva naturale senza più colpi di cannone? “Sulla carta” sì, ma dal 17 ottobre l’esercito tornerà a sparare

Tali esercitazioni, oltre che inquinare i luoghi, impediranno la pubblica fruizione della riserva di Punta bianca. Lo scorso 11 ottobre Mareamico e Marevivo hanno presentato un ulteriore esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento chiedendo nuove analisi del terreno utilizzato per le esercitazioni e del mare prospiciente - e nelle more di tale accertamento - hanno chiesto la sospensione delle esercitazioni militari programmate”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Punta Bianca l’esercito ricomincia a sparare, organizzato un sit-in di protesta

AgrigentoNotizie è in caricamento