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Cronaca

"Pugno e pedata al giocatore della squadra avversaria", Daspo per il calciatore del Licata

Il questore Maurizio Auriemma ha ritenuto il giovane "persona pericolosa per l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni"

Si sarebbe "scaraventato contro il giocatore della squadra avversaria colpendolo volontariamente e deliberatamente dapprima con un fortissimo e violentissimo pugno al volto e, successivamente, a gioco fermo, anche con un violento calcio con il tacco sempre al volto, provocando un'ampia lacerazione sopra l'occhio verso la fronte, lasciandolo esanime a terra. Infine, al momento di lasciare il campo sportiva, inveiva e sfidava i tifosi sugli spalti che lo contestavano vivacemente, creando turbative all'ordine pubblico". E' per questi motivi - contenuti direttamente nel provvedimento - che il questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, ha firmato, nelle ultime ore, un Daspo per un anno a carico di Marco Civilleri, 27 anni, palermitano, giocatore del Licata Calcio. 

Tutto sarebbe accaduto domenica scorsa, allo stadio comunale "Carlotta Bordonaro" di Canicattì, in occasione dell'incontro di calcio fra l'Asd Canicattì e Licata Calcio: partita valevole per il campionato dilettantistico di Eccellenza. Degli accertamenti e ricostruzioni del bruttissimo episodio si sono occupati i poliziotti del commissariato di Canicattì, coordinati dal vice questore Cesare Castelli. 

Il questore Maurizio Auriemma ha ritenuto il giovane atleta "persona pericolosa per l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive e che la sua presenza, quale giocatore o spettatore, nei luoghi in cui si svolgono ne possa turbare il regolare svolgimento". Ecco perché, dunque, il questore ha firmato il provvedimento che gli "vieta - per un anno - l'accesso, su tutto il territorio nazionale, ai luoghi dove si svolgono manifestazioni delle squadre di calcio organizzate dalla Figc, dalla Lega nazionale professionisti serie A, dalla Uefa, dalla Fifa, dalla Lega professionisti nazionale serie B e dalla Lega nazionale dilettanti, nonché l'accesso ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime". 

Il comportamento tenuto al termine della gara del calciatore "ha esagitato gli animi dei tifosi del Canicattì, provocando la reazione di uno di essi - ha ricostruito la Questura di Agrigento - il quale lanciava al suo indirizzo una bottiglia di plastica": fatti che sono stati, appunto, ritenuti pregiudizievoli per l'ordine e la sicurezza pubblica. 

Il calciatore ferito dell'Asd Canicattì è stato portato in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale "Barone Lombardo".    

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