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Venerdì, 19 Aprile 2024
La protesta

"Turni massacranti e carenza di organico", scendono in piazza gli agenti della polizia penitenziaria

La protesta indetta dal Sinappe si terrà il pomeriggio del 9 giugno in tutta l'Isola. "Siamo costantemente a rischio e nessuno interviene, negli istituti siciliani la situazione è esplosiva"

Il 9 giugno scatterà la protesta degli agenti di polizia penitenziaria lanciata dal Sinappe. Una manifestazione legata alle gravi difficoltà in cui i lavoratori sono costretti ad operare, spesso con significative carenze di organico. 

"La polizia penitenziaria - si legge in una nota del Sinappe - per garantire la sicurezza nelle carceri e l'ordine pubblico ogni giorno rischia sempre di più. Si continua imperterriti a diminuire gli organici, gli stanziamenti e si pretende di aprire nuove strutture penitenziarie, mentre si costringono i lavoratori ad operare in condizioni di pericolo per la propria vita con l'apertura delle celle, in presenza di migliaia di detenuti che oziano in spazi non conformi. Si forzano i poliziotti ad espletare lo spostamento dei detenuti in furgoni obsoleti, con scorte esigue mettendo a repentaglio la sicurezza propria e quella pubblica". 

"E' insostenibile - prosegue la nota - la scarsa attenzione e il poco rispetto, che hanno verso le rappresentanze dei lavoratori il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il ministro della Giustizia 'fantasma', coadiuvato da sottosegretari
'inesistenti' nei fatti, che ci hanno costretto ad indire le manifestazioni in piazza, perché stanchi di subire solo ed esclusivamente angherie. A Palermo, Siracusa e Agrigento la situazione è esplosiva e questo vale anche per le carceri di Messina, Caltagirone, Catania Bicocca e Piazza Lanza, Enna, Giarre, Ragusa, Sciacca e Catania Ipm e in generale in tutta la regione grazie all'inerzia dell'attuale capo del Dap che con i mancati interventi ha usato il metodo del dividi et impera tra direttori, provveditore e rappresentanti sindacali, facendo implodere addirittura il settore delle traduzioni. Ora è il momento di portare in piazza i motivi della nostra protesta".

E, come rimarca il segretario generale aggiunto del Sinappe, Nicolo Lauricella, "i cittadini, le autorità, i media, i politici dovranno sapere che le carceri in Sicilia stanno implodendo, con gravi rischi per l'ordine pubblico". Da qui la protesta del 9. 

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