Da mesi senza stipendi: netturbini protestano e salgono su una torre faro
AGRIGENTO. Dipendenti Iseda contro i ritardi negli stipendi: "Siamo quasi tutti senza energia elettrica a casa e ci chiedono di continuare a lavorare". Due di loro si arrampicano in un traliccio di 25 metri lungo la bretella di collegamento tra la rotatoria di Monserrato e il viadotto Morandi. Sul posto le forze dell'ordine, vigili del fuoco e 118
"Non prendiamo stipendi da quattro mesi. Siamo stanchi. Non abbiamo più un euro. Siamo quasi tutti senza energia elettrica a casa e ci chiedono di continuare a lavorare. Ma la cosa che fa più male è che a non prendere gli stipendi siamo soltanto una quindicina. Tutti gli altri continuano a percepirli. Perché?".
Hanno spiegato così le ragioni del loro gesto i cinque netturbini della ditta "Iseda" che stamani, a partire dalle 6, hanno inscenato una protesta lungo la bretella di collegamento tra la rotatoria di Monserrato e il viadotto Morandi. Due di loro si sono arrampicati su una torre faro alta almeno 25 metri.
"Resteremo qui ad oltranza, - spiegano - non abbiamo i soldi nemmeno per comprare il pane. Non ci danno l'opportunità di vivere dignitosamente. Cosa dobbiamo fare? Andiamo a rubare per far mangiare i nostri figli?".
Il mancato pagamento degli stipendi, secondo quanto spiegato ai netturbini da azienda e sindacati, sarebbe dovuto ai ritardi dei trasferimenti dal Comune di Racalmuto alle casse dell'Iseda. Tutti e cinque i lavoratori, infatti, sono impiegati nel servizio di pulizia di Racalmuto.
"Ma noi siamo dipendenti dell'Iseda, non del Comune - dicono i netturbini - . E poi il sindaco ci ha detto che i trasferimenti sono stati tutti eseguiti correttamente. Allora perché questi ritardi?". Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento. La zona è presidiata dai vigili del fuoco e da un'ambulanza del 118.
