Squillo nel centro storico: giro di boa del processo
Un'intera famiglia è accusata di avere messo a disposizione delle prostituzione alcuni appartamenti in via Saponara
Esaurita la lista dei testimoni della procura, il processo è stato aggiornato per sentire in aula gli imputati e i testimoni della difesa: è arrivato al giro di boa il processo, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, nei confronti di Emanuele Pace, 68 anni, della moglie Pierina Miccichè, 63 anni e del loro figlio Vasilij Pace, 31 anni, accusati di avere allestito e gestito una serie di case di prostituzione nel centro storico della città.
I tre imputati - difesi dagli avvocati Emilio Dejoma e Giuseppe Lo Dico - hanno sempre respinto le accuse sostenendo di essersi limitati ad affittare le camere alle inquiline senza sapere che all'interno esercitassero la prostituzione.
L'indagine è scaturita dalle denunce di una prostituta e si è sviluppata grazie, soprattutto, alle numerose intercettazioni telefoniche dalle quali, secondo gli inquirenti, arriva la prova dell'attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L'attività, peraltro, sarebbe stata molto florida con prenotazioni che venivano prese con largo anticipo dalle varie prostitute ed escort che temevano di restare fuori. Agli atti, in particolare, alcune intercettazioni dalle quali emergerebbe, secondo l'ipotesi della Procura, l’attività di sfruttamento.
"Se vuoi - dice Emanuele Pace a una "ospite" dei suoi alloggi - ti mando le coordinate della mia postepay. Così dal 26 al 2 ti riservo il posto. Perchè tu capisci che intanto è agosto, poi il periodo troppo lontano. Eh sai – è scritto sempre in un’intercettazione agli atti - quante telefonate io ricevo regolarmente". L'udienza preliminare ha subito dei rallentamenti perchè le prostitute, quasi tutte di nazionalità sudamericana, sono indicate come "parti offese". Di conseguenza dovevano essere tutte rintracciate per la consegna dell'avviso del procedimento.
Il processo è stato aggiornato al 19 aprile per sentire gli imputati e i testi della difesa affidata agli avvocati Emilio Dejoma e Giuseppe Lo Dico.