Associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione, chiusa inchiesta per sette
L'inchiesta "Saponara", dopo oltre sei anni dall'operazione, approderà presto in aula per l'udienza preliminare
Associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione: a distanza di oltre sei anni dall’operazione “Saponara”, eseguita dalla squadra mobile il 20 giugno del 2014, la Procura della Repubblica chiude l’inchiesta e si appresta a mandare a processo sette indagati.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato alle sorelle peruviane Marival Magaly Manrique Mendoza, 47 anni, e Jacqueline Yanina Manrique Mendoza, 36 anni, alla loro madre Cirila Maria Manrique Huacache, 78 anni, a Maria del Pilar Manrique, 54 anni, Eugenio D’Agostino, 51 anni, di Agrigento, Maria Valdirene Vieira De Oliveira, brasiliana di 48 anni, e a Giuseppe Salamone, 29 anni, di Agrigento. I reati contestati sono di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione.
Secondo la Procura avrebbero gestito due case di appuntamento nelle vie Saponara e Neve, in pieno centro storico. Con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari i difensori (gli avvocati Gianfranco Pilato, Daniele Re, Alessandro Marchica, Salvatore Re e Fabio Inglima Modica) avranno venti giorni di tempo per tentare di evitare la richiesta di rinvio a giudizio producendo nuove memorie o con un interrogatorio dei propri assistiti. L’indagine è scaturita da una serie di esposti e denunce presentate dai residenti delle vie Saponara e Neve, infastiditi dal continuo viavai di prostitute e clienti. Il pm Emiliana Busto ha rinnovato l’avviso di conclusione delle indagini.
