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L'inchiesta

Da 20 a 50 euro per fare sesso con una ragazzina: intercettate conversazioni con clienti agrigentini

I retroscena dell'inchiesta che ha portato in carcere la madre e la sorella della minorenne, che si prostituivano a loro volta in un contesto di estremo degrado. Il giro è emerso per caso: i carabinieri indagavano su altro e hanno intercettato diverse telefonate con le quali si mettevano d'accordo per gli incontri, avvenuti anche in questa provincia

Da 20 a 50 euro, tanto sarebbe costato ai clienti avere un rapporto sessuale con una ragazza minorenne di un comune della provincia, spinta - secondo la Procura - a prostituirsi dalla madre e dalla sorella, che anche loro, per pagare debiti e tirare a campare - avrebbero venduto i loro corpi, perlopiù a conoscenti. E' una storia di profondo degrado quella che emerge dall'indagine dei carabinieri, nata quasi per caso, mentre i militari stavano intercettando alcuni degli indagati per altri motivi.

Minorenne costretta a prostituirsi dalla madre e dalla sorella: scattano sei arresti

In carcere sono finite la madre e la sorella della presunta vittima (di cui la Procura non fornisce neppure l'età precisa per timore di renderla identificabile), ai domiciliari due dei clienti che avrebbero fatto sesso con la minorenne, mentre altre due persone - che avrebbero cercato di favorire il giro di prostituzione, sono state sottoposte dal gip all'obbligo di dimora nel loro comune di residenza.

I carabinieri hanno intercettato le conversazioni in cui i clienti (alcuni di Agrigento) si sarebbero messi d'accordo su prezzi e luoghi d'incontro per consumare i rapporti sessuali. Gli investigatori sarebbero riusciti a documentare diversi episodi in cui la giovane, spinta dalla madre e dalla sorella, si sarebbe prostituita. I primi segnali sono stati captati ad agosto dell'anno scorso e l'indagine si è conclusa a febbraio. Non si può escludere che la ragazzina fosse stata costretta anche in precedenza a vendersi.

I soldi ottenuti sarebbero stati poi utilizzati non solo per spese essenziali. A volte i rapporti sessuali sarebbero serviti a ripagare dei debiti accumulati con i clienti. Alcuni di questi, per la Procura, dopo gli incontri si sarebbero attivati per cercare di allargare il giro di prostituzione e per questo sono accusati di favoreggiamento della prostituzione minorile.

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