"Giro di prostituzione nel centro storico", 7 indagati verso il processo
Gli indagati avrebbero gestito due case di appuntamento nelle vie Neve e Saponara: 8 anni fa scattarono misure cautelari
Giro di prostituzione nel centro storico: a distanza di oltre sei anni dall’operazione “Saponara”, eseguita dalla squadra mobile il 20 giugno del 2014, la Procura della Repubblica chiude l’inchiesta e si appresta a mandare a processo sette indagati.
Si tratta del secondo avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato a distanza di due anni. L'avviso è stato inviato alle sorelle peruviane Marival Magaly Manrique Mendoza, 49 anni, e Jacqueline Yanina Manrique Mendoza, 36 anni, alla loro madre Cirila Maria Manrique Huacache, 80 anni, a Maria del Pilar Manrique, 56 anni, Eugenio D’Agostino, 53 anni, di Agrigento, Maria Valdirene Vieira De Oliveira, brasiliana di 50 anni, e a Giuseppe Salamone, 31 anni, di Agrigento.
Sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Secondo la Procura avrebbero gestito due case di appuntamento nelle vie Saponara e Neve, in pieno centro storico. Le donne avrebbero reclutato le altre prostitute - di nazionalità straniera o italiana - e procacciavano clientela. D’Agostino, invece, è accusato di avere dato supporto logistico alla presunta organizzazione andando a prelevare le prostitute in aeroporto e fornendo alle peruviane le schede telefoniche utilizzate per prendere gli appuntamenti con i clienti. D’Agostino, inoltre, avrebbe riscosso la percentuale degli incassi dalle singole prostitute da riconsegnare a Manrique Mendoza. La brasiliana, invece, secondo la Procura, avrebbe favorito la prostituzione di alcune donne straniere indirizzandole nelle due case di appuntamento di via Neve e via Saponara.
Anche Salamone è accusato di avere reclutato diverse prostitute contattandole e garantendo che avrebbero avuto sicuri guadagni oltre a fornire loro supporto logistico negli spostamenti. Con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari i difensori (gli avvocati Gianfranco Pilato, Daniele Re, Alessandro Marchica, Salvatore Re e Fabio Inglima Modica) avranno venti giorni di tempo per tentare di evitare la richiesta di rinvio a giudizio producendo nuove memorie o con un interrogatorio dei propri assistiti.
L’operazione, il 20 giugno del 2014, ha fatto scattare sei misure cautelari. L’indagine è scaturita da una serie di esposti e denunce presentate dai residenti delle vie Saponara e Neve, infastiditi dal continuo viavai di prostitute e clienti.