Tre cartucce calibro 38 e un mazzo di fiori secchi: allevatore nel "mirino" delle intimidazioni
Non è chiaro quando il macabro messaggio è stato lasciato: il trentatreenne pare che non andasse da tempo, certamente da più settimane, all’ovile che è in stato di abbandono
Tre cartucce calibro 38 e un mazzo di fiori secchi. E’ questo l’inquietante messaggio intimidatorio che è stato trovato, nelle campagne di Licata, da un allevatore davanti l’ovile di famiglia in stato di abbandono. Il giovane, un trentatreenne, ha subito formalizzato denuncia, a carico di ignoti, agli agenti del commissariato cittadino. I poliziotti hanno, naturalmente, subito avviato l’attività investigativa e sul posto s’è precipitata, per tutti i rilievi tecnici necessari, la polizia Scientifica.
Sono stati, inevitabilmente, sequestrati i tre proiettili, di una calibro 38 special, ed anche il mazzo di fiori secchi. Non è chiaro, non può esserlo, stando a quanto emerge, quando il messaggio intimidatorio sia stato lasciato nei pressi dell’ovile. L’allevatore pare che non andasse da tempo, certamente da più settimane, all’ovile e questo perché appunto lo stabile è in stato di abbandono.
Il trentatreenne licatese è stato sentito con scrupolo dagli investigatori. Pare che non abbia alcun sospetto, né di aver subito minacce o d’aver avuto dissidi o diatribe con nessuno. E’ stata naturalmente subito avvisata la Procura della Repubblica di Agrigento che, con il suo sostituto di turno, ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti. La polizia Scientifica potrebbe anche ricavare, ma servirà del tempo, elementi investigativi utili alle indagini. Certamente, trattandosi anche di una zona d’aperta campagna, nessuno ha visto, né tantomeno notato, nulla di strano, di anomalo.