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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Procuratore capo di Roma, il Csm: impugnare annullamento nomina

Secondo la maggioranza della Commissione la sentenza del Tar del Lazio "erronea, illogica e contraddittoria"

Nessun ripensamento sulla nomina a procuratore di Roma Michele Prestipino annullata dal Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato dal Pg di Firenze Marcello Viola e dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi.

Procuratore capo di Roma, accolto il ricorso di Viola: annullata la nomina di Prestipino Giarritta

La commissione per gli incarichi direttivi del Csm a maggioranza, con le astensioni del laico M5S Filippo Donati e della togata di Magistratura Indipendente Loredana Micchichè , ha proposto al plenum di tirare dritto e di impugnare davanti al Consiglio del Stato la sentenza del Tar del Lazio, chiedendo anche la sospensione cautelare dei suoi effetti. Secondo la maggioranza della Commissione la sentenza del Tar del Lazio "erronea, illogica e contraddittoria".

La decisione ultima spetta all'assemblea di Palazzo dei marescialli, che si pronuncerà oggi. 

L'agrigentino Marcello Viola, nel suo ricorso accolto dal Tar del Lazio, ha sostenuto come il Csm avesse illegittimamente revocato l’originaria proposta di conferimento per il suo incarico di procuratore di Roma, a seguito di un procedimento penale (della Procura della Repubblica di Perugia) relativa alle condotte del magistrato Luca Palamara e di taluni componenti del Csm. Con il ricorso, è stato, in particolare, sostenuto - aveva ricostruito, nelle scorse settimane, l'avvocato Girolamo Rubino - come la revoca della precedente proposta di conferimento dell’incarico fosse stata adottata pur essendo stato acclarato dallo stesso Csm il “mancato coinvolgimento” di Viola rispetto al procedimento penale.

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