Processo alla "cricca" di Lampedusa, dopo il "ciclone" Tuzzolino spuntano altri 4 testimoni
Il pm Salvatore Vella ha comunicato oggi di avere svolto un'attività integrativa di indagine sulla base delle rivelazioni dell'architetto-pentito. La difesa chiede di visionare gli atti
Altri quattro testi al processo alla cosiddetta “cricca” di Lampedusa che, fra il 2008 e il 2011, quando a capo dell’amministrazione c’era il sindaco Bernardino De Rubeis, avrebbe gestito appalti pubblici e lavori privati in maniera illegale in cambio di tangenti. Ieri mattina il pubblico ministero Salvatore Vella, alla ripresa del processo a carico di De Rubeis e altri ventiquattro imputati, ha comunicato ai giudici della seconda sezione penale di avere svolto un’attività integrativa di indagine.
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Si tratta della seconda dopo quella che aveva portato all'audizione in aula dell’architetto-pentito Giuseppe Tuzzolino, che ha ricostruito un vasto intreccio fra massoneria deviata, mafia e malaffare che coinvolgeva, in alcuni aspetti, i tre principali imputati: l’ex sindaco De Rubeis, l'ex dirigente dell'Utc Giuseppe Gabriele e l'architetto Gioacchino Giancone, ex responsabile dello Sportello delle attività produttive.
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